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Capitolo XVIII - I TEMPI SONO ARRIVATI
Segni dei tempi
1. Sono arrivati i tempi, ce
lo dicono da ogni parte, i tempi segnati da Dio, in cui grandi
avvenimenti stanno per compiersi per la rigenerazione dell'umanità. In
qual senso si devono intendere queste profetiche parole? Per i
miscredenti esse non hanno alcuna importanza; ai loro occhi, esse non
sono che l'espressione di una credenza puerile, senza fondamento. Per il
maggior numero dei credenti, esse hanno un qualcosa di mistico e di
sovrannaturale, che sembra essere il preannuncio del sovvertimento delle
leggi della natura. Queste due interpretazioni sono egualmente erronee:
la prima, in quanto essa implica la negazione della Provvidenza; la
seconda, in quanto quelle parole non preannunciano affatto la
perturbazione delle leggi della natura, ma piuttosto il loro
realizzarsi.
2. Tutto è armonia nella
creazione; tutto rivela una previdenza che non si smentisce né nelle più
piccole cose né in quelle più grandi. Noi dobbiamo, pertanto, scartare
innanzi tutto ogni idea di capriccio, in quanto inconciliabile con la
saggezza divina; in secondo luogo, se la nostra epoca è caratterizzata
dalla realizzazione di talune cose, il fatto è che esse hanno la loro
ragion d'essere nel processo d'insieme.
Ammesso questo, diremo che il nostro globo, come tutto ciò che esiste, è sottoposto alla legge del progresso. Esso progredisce fisicamente attraverso la trasformazione degli elementi che lo compongono, e moralmente attraverso la purificazione degli Spiriti incarnati e disincarnati che lo popolano. Questi due tipi di progresso si susseguono e procedono parallelamente, poiché la perfezione dell'abitazione è in stretto rapporto con quella del suo abitante. Fisicamente, il globo ha subito delle trasformazioni, constatate dalla scienza, che l'hanno successivamente reso abitabile da parte di esseri sempre più perfezionati. Moralmente, l'umanità progredisce attraverso lo sviluppo dell'intelligenza e del senso morale, e per l'ammorbidimento dei costumi. Nel medesimo tempo, il miglioramento del globo si realizza sotto il dominio delle forze materiali, e gli uomini vi concorrono con gli sforzi della loro intelligenza; bonificano le terre insalubri, rendono più facili le comunicazioni e più produttivo il terreno.
Queste duplice progresso si compie in due modi: l'uno lento, graduale e quasi impercettibile; l'altro attraverso cambiamenti più bruschi, a ciascuno dei quali corrisponde un movimento ascensionale più rapido, il quale segnala, con caratteri netti, i periodi progressivi dell'umanità. Questi movimenti, subordinati nei dettagli al libero arbitrio degli uomini, sono praticamente fatali nel loro complesso, perché soggetti a delle leggi, come i movimenti che si verificano nella germinazione, nella crescita e nella maturazione delle piante. È per questo che il movimento progressivo è a volte parziale, limitato cioè a una razza o a una nazione, e altre volte generale.
Il progresso dell'umanità si effettua, dunque, in virtù di una legge. Ora, siccome tutte le leggi della natura sono l'opera eterna della saggezza e della prescienza divine, tutto ciò che è l'effetto di queste leggi è il risultato della volontà di Dio, non di una volontà accidentale e capricciosa, ma di una volontà immutabile. Allorché, dunque, l'umanità è matura per superare un gradino, si può dire che i tempi segnati da Dio sono arrivati, così come si può dire che, nella tale stagione, sono arrivati i tempi per la maturazione dei frutti e per il raccolto.
Ammesso questo, diremo che il nostro globo, come tutto ciò che esiste, è sottoposto alla legge del progresso. Esso progredisce fisicamente attraverso la trasformazione degli elementi che lo compongono, e moralmente attraverso la purificazione degli Spiriti incarnati e disincarnati che lo popolano. Questi due tipi di progresso si susseguono e procedono parallelamente, poiché la perfezione dell'abitazione è in stretto rapporto con quella del suo abitante. Fisicamente, il globo ha subito delle trasformazioni, constatate dalla scienza, che l'hanno successivamente reso abitabile da parte di esseri sempre più perfezionati. Moralmente, l'umanità progredisce attraverso lo sviluppo dell'intelligenza e del senso morale, e per l'ammorbidimento dei costumi. Nel medesimo tempo, il miglioramento del globo si realizza sotto il dominio delle forze materiali, e gli uomini vi concorrono con gli sforzi della loro intelligenza; bonificano le terre insalubri, rendono più facili le comunicazioni e più produttivo il terreno.
Queste duplice progresso si compie in due modi: l'uno lento, graduale e quasi impercettibile; l'altro attraverso cambiamenti più bruschi, a ciascuno dei quali corrisponde un movimento ascensionale più rapido, il quale segnala, con caratteri netti, i periodi progressivi dell'umanità. Questi movimenti, subordinati nei dettagli al libero arbitrio degli uomini, sono praticamente fatali nel loro complesso, perché soggetti a delle leggi, come i movimenti che si verificano nella germinazione, nella crescita e nella maturazione delle piante. È per questo che il movimento progressivo è a volte parziale, limitato cioè a una razza o a una nazione, e altre volte generale.
Il progresso dell'umanità si effettua, dunque, in virtù di una legge. Ora, siccome tutte le leggi della natura sono l'opera eterna della saggezza e della prescienza divine, tutto ciò che è l'effetto di queste leggi è il risultato della volontà di Dio, non di una volontà accidentale e capricciosa, ma di una volontà immutabile. Allorché, dunque, l'umanità è matura per superare un gradino, si può dire che i tempi segnati da Dio sono arrivati, così come si può dire che, nella tale stagione, sono arrivati i tempi per la maturazione dei frutti e per il raccolto.
3. Per il fatto che il
movimento progressivo dell'umanità è inevitabile, poiché è insito nella
natura, non ne consegue affatto che Dio sia a esso indifferente e che,
dopo aver stabilito delle leggi, Egli si sia raccolto nell'inazione,
lasciando che le cose andassero per conto loro. Le Sue leggi sono eterne
e immutabili, senza alcun dubbio, ma questo avviene perché la Sua
stessa volontà è eterna e costante, e perché il Suo pensiero anima tutte
le cose ininterrottamente. Il Suo pensiero, che penetra tutto, è la
forza intelligente e permanente che mantiene tutto nell'armonia; se
questo pensiero per un solo istante cessasse di agire, l'universo
sarebbe come un orologio senza il bilanciere regolatore. Dio, pertanto,
veglia incessantemente sull'esecuzione delle Sue leggi, e gli Spiriti
che popolano lo spazio sono i Suoi ministri, incaricati dei dettagli, a
seconda delle attribuzioni, corrispondenti al loro grado di avanzamento.
4. L'universo è, allo stesso
tempo, un meccanismo incommensurabileazionato da un numero non meno
incommensurabile di intelligenze, un immenso governo dove ogni essere
intelligente ha la sua parte d'azione sotto lo sguardo del sovrano
Padrone, la cui unica volontà mantiene dappertutto l' unità. Sotto il
dominio di questa vasta potenza regolatrice, tutto si muove, tutto
funziona con un ordine perfetto. Ciò che ci sembra possano essere delle
perturbazioni sono movimenti parziali e isolati, che ci appaiono
irregolari solo perché la nostra vista è circoscritta. Se noi potessimo
abbracciarne l'insieme vedremmo che queste irregolarità sono solo
apparenti e che armonizzano con il tutto.
5. L'umanità ha compiuto
fino a oggi incontestabili progressi; gli uomini, con la loro
intelligenza, hanno raggiunto dei risultati che non avevano mai ottenuto
nel campo delle scienze, delle arti e del benessere materiale. Resta,
però, loro ancora un immenso progresso da realizzare: quello di far sì che regni tra di loro la carità, la fraternità e la solidarietà, per assicurare il benessere morale. Essi
non avrebbero potuto conseguirlo né con le loro credenze, né con le
loro istituzioni antiquate, resti di un'altra età, buone per una certa
epoca, sufficienti in un periodo transitorio, ma che, avendo ormai dato
tutto ciò che comportavano, oggi rappresenterebbero soltanto una battuta
d'arresto. Non è più soltanto lo sviluppo dell'intelligenza quello di
cui hanno bisogno gli uomini, ma dell'elevazione del sentimento. Per
questo è necessario distruggere tutto ciò che potrebbe provocare in loro
un violento egoismo e orgoglio.
Tale è il periodo in cui gli uomini stanno ormai per entrare e che segnerà una delle fasi principali dell'umanità. La fase che si sta elaborando in questo momento è il completamento necessario dell'epoca precedente, come l'età virile è il completamento della giovinezza. Essa, perciò, poteva essere prevista e predetta anticipatamente; ed è per questo che si dice che i tempi indicati da Dio sono arrivati.
Tale è il periodo in cui gli uomini stanno ormai per entrare e che segnerà una delle fasi principali dell'umanità. La fase che si sta elaborando in questo momento è il completamento necessario dell'epoca precedente, come l'età virile è il completamento della giovinezza. Essa, perciò, poteva essere prevista e predetta anticipatamente; ed è per questo che si dice che i tempi indicati da Dio sono arrivati.
6. In questo tempo, non si
tratta di un cambiamento parziale, di un rinnovamento limitato a un
paese, a un popolo, a una razza; si tratta di un movimento universale
che si effettua nel senso del progresso morale. Tende,
cioè, a stabilirsi un nuovo ordine di cose, e gli uomini che vi si sono
maggiormente opposti vi hanno collaborato a loro insaputa. La
generazione futura, sbarazzatasi delle scorie del vecchio mondo e
formata da elementi più puri, si troverà animata da idee e da sentimenti
molto diversi da quelli della generazione attuale che se ne va a passo
di gigante. Il vecchio mondo sarà morto e vivrà nella storia, così come
ne è oggi per i tempi del Medioevo coi suoi costumi barbari e le sue
credenze superstiziose.
Del resto, ognuno sa quanto l'ordine attuale delle cose lasci ancora molto a desiderare. Dopo avere, per così dire, considerato il solo benessere materiale, che è il prodotto dell'intelligenza, si giunge a comprendere che il completamento di questo benessere non può trovarsi che nello sviluppo morale. Quanto più si avanza, tanto più si avverte ciò che manca, senza tuttavia poterlo ancora definire chiaramente: è questo l'effetto del travaglio intimo che si opera per la rigenerazione. Si hanno dei desideri, delle aspirazioni che sono come il presentimento di uno stato migliore.
Del resto, ognuno sa quanto l'ordine attuale delle cose lasci ancora molto a desiderare. Dopo avere, per così dire, considerato il solo benessere materiale, che è il prodotto dell'intelligenza, si giunge a comprendere che il completamento di questo benessere non può trovarsi che nello sviluppo morale. Quanto più si avanza, tanto più si avverte ciò che manca, senza tuttavia poterlo ancora definire chiaramente: è questo l'effetto del travaglio intimo che si opera per la rigenerazione. Si hanno dei desideri, delle aspirazioni che sono come il presentimento di uno stato migliore.
7. Ma un cambiamento così
radicale come quello che si sta elaborando non può effettuarsi senza
scosse. C'è, inevitabilmente, una lotta di idee. Da questo conflitto
nasceranno per forza di cose delle perturbazioni temporanee fino a
quando il terreno non sia stato appianato e l'equilibrio ristabilito. È
dunque dalla lotta delle idee che sorgeranno i gravi avvenimenti
annunciati e non già da cataclismi o catastrofi puramente materiali. I
cataclismi generali erano la conseguenza dello stato di formazione della
Terra. Oggi non sono più le viscere del pianeta che si agitano: sono quelle dell'umanità.
8.
Se ora la Terra non ha più da temere i cataclismi generali, non per
questo essa cessa d'essere soggetta a rivoluzioni periodiche, le cui
cause sono spiegate, dal punto di vista scientifico, da due eminenti
Spiriti, nelle istruzioni da essi fornite e che qui riportiamo.[89]
“Ogni corpo celeste, oltre alle leggi semplici che presiedono alla divisione dei giorni e delle notti, delle stagioni ecc., subisce delle rivoluzioni, che richiedono migliaia di secoli per la loro completa effettuazione, ma che, come le rivoluzioni più brevi, passano attraverso tutti i periodi, dalla nascita fino a un massimo dell'effetto, dopo il quale c'è una decrescita fino al limite estremo, per ricominciare in seguito a percorrere le medesime fasi.
L'uomo si rende conto soltanto delle fasi dalla durata relativamente breve e di cui può constatare la periodicità. Ma vi sono fasi che comprendono lunghe generazioni di esseri e persino successioni di razze, i cui effetti, di conseguenza, hanno per l'uomo le apparenze della novità e della spontaneità, mentre, se il suo sguardo potesse portarsi indietro di alcune migliaia di secoli, vedrebbe, tra questi stessi effetti e le loro cause, una correlazione che neppure suppone. Questi periodi che, per la loro relativa lunghezza, confondono l'immaginazione degli umani, non sono tuttavia che degli istanti rispetto alla durata eterna.In un medesimo sistema planetario, tutti i corpi che lo costituiscono reagiscono gli uni sugli altri. Tutte le influenze fisiche sono in esso solidali e non c'è un solo effetto, di quelli che voi designate con il nome di grandi perturbazioni, che non sia la conseguenza della componente delle influenze di tutto questo sistema.
Vado più lontano: io dico che i sistemi planetari reagiscono gli uni sugli altri, in ragione dell'avvicinamento o dell'allontanamento che risulta dal loro moto di traslazione, attraverso le miriadi di sistemi che compongono la nostra nebulosa. Vado più lontano ancora: io dico che la nostra nebulosa, la quale è come un arcipelago nell'immensità, avendo anche il suo movimento di traslazione attraverso le miriadi di nebulose, subisce l'influenza di quelle cui si avvicina.
Così le nebulose reagiscono sulle nebulose, i sistemi reagiscono sui sistemi, come i pianeti reagiscono sui pianeti, come gli elementi di ogni pianeta reagiscono gli uni sugli altri e così, progressivamente fino all'atomo; da qui, in ogni mondo, avvengono rivoluzioni locali o generali, che non sembrano delle perturbazioni soltanto perché la brevità della vita non permette di averne che gli effetti parziali. Non sarebbe potuta sfuggire a queste influenze la materia organica. Le perturbazioni ch'essa subisce possono dunque alterare lo stato fisico degli esseri viventi e determinare alcune di quelle malattie che imperversano in maniera generale sulle piante, sugli animali e sugli uomini. Queste malattie, come tutti i flagelli, sono per l'intelligenza umana uno stimolo che la spinge, per forza di necessità, alla ricerca dei mezzi per combatterle e alla scoperta delle leggi della natura.
Ma la materia organica agisce a sua volta sullo Spirito; questo, per il suo contatto e intimo legame con gli elementi materiali, subisce anch'esso delle influenze, le quali modificano le sue disposizioni, senza tuttavia privarlo del suo libero arbitrio, sovreccitano o rallentano la sua attività e, per questo stesso motivo, contribuiscono al suo sviluppo. L'effervescenza, che talvolta si manifesta in tutta una popolazione, fra gli uomini di una stessa razza, non è un fatto fortuito né il risultato di un capriccio; essa ha la sua causa nelle leggi della natura. Questa effervescenza, che in principio è a livello inconscio, non è che un vago desiderio, un'aspirazione indefinita verso qualcosa di migliore, un bisogno di cambiamento, i quali si traducono in una sorda agitazione, poi in azioni che conducono alle rivoluzioni sociali, le quali, sappiatelo, hanno anch'esse la loro periodicità, proprio come le rivoluzioni fisiche, poiché tutto si concatena. Se la vista spirituale non fosse arginata dal velo materiale, voi vedreste queste correnti fluidiche legare, al pari di migliaia di fili conduttori, le cose del mondo spirituale a quelle del mondo materiale.
Qualora vi si dica che l'umanità è giunta a un periodo di trasformazione, e che la Terra deve elevarsi nella gerarchia dei mondi, non cercate in queste parole alcunché di mistico, ma, al contrario, il realizzarsi di una delle grandi leggi fatali dell'universo, contro le quali s'infrange ogni malvolere umano.”
“Ogni corpo celeste, oltre alle leggi semplici che presiedono alla divisione dei giorni e delle notti, delle stagioni ecc., subisce delle rivoluzioni, che richiedono migliaia di secoli per la loro completa effettuazione, ma che, come le rivoluzioni più brevi, passano attraverso tutti i periodi, dalla nascita fino a un massimo dell'effetto, dopo il quale c'è una decrescita fino al limite estremo, per ricominciare in seguito a percorrere le medesime fasi.
L'uomo si rende conto soltanto delle fasi dalla durata relativamente breve e di cui può constatare la periodicità. Ma vi sono fasi che comprendono lunghe generazioni di esseri e persino successioni di razze, i cui effetti, di conseguenza, hanno per l'uomo le apparenze della novità e della spontaneità, mentre, se il suo sguardo potesse portarsi indietro di alcune migliaia di secoli, vedrebbe, tra questi stessi effetti e le loro cause, una correlazione che neppure suppone. Questi periodi che, per la loro relativa lunghezza, confondono l'immaginazione degli umani, non sono tuttavia che degli istanti rispetto alla durata eterna.In un medesimo sistema planetario, tutti i corpi che lo costituiscono reagiscono gli uni sugli altri. Tutte le influenze fisiche sono in esso solidali e non c'è un solo effetto, di quelli che voi designate con il nome di grandi perturbazioni, che non sia la conseguenza della componente delle influenze di tutto questo sistema.
Vado più lontano: io dico che i sistemi planetari reagiscono gli uni sugli altri, in ragione dell'avvicinamento o dell'allontanamento che risulta dal loro moto di traslazione, attraverso le miriadi di sistemi che compongono la nostra nebulosa. Vado più lontano ancora: io dico che la nostra nebulosa, la quale è come un arcipelago nell'immensità, avendo anche il suo movimento di traslazione attraverso le miriadi di nebulose, subisce l'influenza di quelle cui si avvicina.
Così le nebulose reagiscono sulle nebulose, i sistemi reagiscono sui sistemi, come i pianeti reagiscono sui pianeti, come gli elementi di ogni pianeta reagiscono gli uni sugli altri e così, progressivamente fino all'atomo; da qui, in ogni mondo, avvengono rivoluzioni locali o generali, che non sembrano delle perturbazioni soltanto perché la brevità della vita non permette di averne che gli effetti parziali. Non sarebbe potuta sfuggire a queste influenze la materia organica. Le perturbazioni ch'essa subisce possono dunque alterare lo stato fisico degli esseri viventi e determinare alcune di quelle malattie che imperversano in maniera generale sulle piante, sugli animali e sugli uomini. Queste malattie, come tutti i flagelli, sono per l'intelligenza umana uno stimolo che la spinge, per forza di necessità, alla ricerca dei mezzi per combatterle e alla scoperta delle leggi della natura.
Ma la materia organica agisce a sua volta sullo Spirito; questo, per il suo contatto e intimo legame con gli elementi materiali, subisce anch'esso delle influenze, le quali modificano le sue disposizioni, senza tuttavia privarlo del suo libero arbitrio, sovreccitano o rallentano la sua attività e, per questo stesso motivo, contribuiscono al suo sviluppo. L'effervescenza, che talvolta si manifesta in tutta una popolazione, fra gli uomini di una stessa razza, non è un fatto fortuito né il risultato di un capriccio; essa ha la sua causa nelle leggi della natura. Questa effervescenza, che in principio è a livello inconscio, non è che un vago desiderio, un'aspirazione indefinita verso qualcosa di migliore, un bisogno di cambiamento, i quali si traducono in una sorda agitazione, poi in azioni che conducono alle rivoluzioni sociali, le quali, sappiatelo, hanno anch'esse la loro periodicità, proprio come le rivoluzioni fisiche, poiché tutto si concatena. Se la vista spirituale non fosse arginata dal velo materiale, voi vedreste queste correnti fluidiche legare, al pari di migliaia di fili conduttori, le cose del mondo spirituale a quelle del mondo materiale.
Qualora vi si dica che l'umanità è giunta a un periodo di trasformazione, e che la Terra deve elevarsi nella gerarchia dei mondi, non cercate in queste parole alcunché di mistico, ma, al contrario, il realizzarsi di una delle grandi leggi fatali dell'universo, contro le quali s'infrange ogni malvolere umano.”
ARAGO
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[89] Estratto di due comunicazioni date alla Società di Parigi e pubblicate nella Rivista Spiritistadell'ottobre
1868, pag. 313. Esse sono il corollario di quelle di Galileo, riportate
nel capitolo VI, e un completamento al capitolo IX sulle rivoluzioni
del globo.
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9. "Sì,
certo, l'umanità si trasforma come già si è trasformata in altre
epoche, e ogni trasformazione è segnata da una crisi che è, per il
genere umano, ciò che le crisi di crescita sono per gli individui.
Quelle crisi diventano spesso penose, dolorose, e trascinano con sé le
generazioni e le istituzioni, ma sempre sono seguite da una fase di
progresso materiale e morale.
L'umanità terrestre, giunta a uno di questi periodi di crescita, è nel pieno del suo lavoro di trasformazione da quasi un secolo. È per questo che si agita da tutte le parti, in preda a una sorta di febbre e come mossa da una forza invisibile, fino a quando non abbia ripreso il suo assetto su nuove basi. Chi la osserverà allora la vedrà molto cambiata nei suoi costumi, nel suo carattere, nelle sue leggi, nelle sue credenze, per dirla in breve, in tutto il suo stato sociale.
Una cosa che vi sembrerà strana, ma che non per questo è una verità meno rigorosa, sta nel fatto che il mondo degli Spiriti che vi circonda subisce il contraccolpo di tutti i sommovimenti che agitano il mondo degli incarnati; dico persino che vi prende parte attiva. Questa cosa non ha nulla di sorprendente per chiunque sappia che gli Spiriti fanno un corpo solo con l'umanità; che da questa essi escono e a questa devono ritornare; è perciò naturale che s'interessino ai movimenti che si operano tra gli uomini. Siate quindi certi che, quando sulla Terra avviene una rivoluzione sociale, essa sconvolge egualmente il mondo invisibile, e tutte le passioni buone e cattive vi si scatenano come accade presso di voi. Una indicibile effervescenza regna fra gli Spiriti che fanno ancora parte del vostro mondo e che attendono il momento di rientrarvi.
All'agitazione degli incarnati e dei disincarnati si aggiungono a volte, anzi il più delle volte, poiché tutto si svolge nella natura, le perturbazioni degli elementi fisici. Avviene allora, per un certo tempo, una vera confusione generale, che passa però come un uragano, dopodiché il cielo ridiviene sereno, e l'umanità, ricostituita su nuove basi, imbevuta di nuove idee, attraversa una nuova tappa di progresso.
È nel periodo che sta ora iniziando che si vedrà fiorire lo Spiritismo; e porterà i suoi frutti. È dunque per l'avvenire, più che per il presente, che voi lavorate. Ma era necessario che questi lavori fossero elaborati anticipatamente, poiché essi preparano le strade della rigenerazione per l'unificazione e la razionalità delle credenze. Felici quelli che se ne avvantaggiano fin d'ora: ciò sarà per loro tanto di guadagnato e tanto di pene risparmiate."
L'umanità terrestre, giunta a uno di questi periodi di crescita, è nel pieno del suo lavoro di trasformazione da quasi un secolo. È per questo che si agita da tutte le parti, in preda a una sorta di febbre e come mossa da una forza invisibile, fino a quando non abbia ripreso il suo assetto su nuove basi. Chi la osserverà allora la vedrà molto cambiata nei suoi costumi, nel suo carattere, nelle sue leggi, nelle sue credenze, per dirla in breve, in tutto il suo stato sociale.
Una cosa che vi sembrerà strana, ma che non per questo è una verità meno rigorosa, sta nel fatto che il mondo degli Spiriti che vi circonda subisce il contraccolpo di tutti i sommovimenti che agitano il mondo degli incarnati; dico persino che vi prende parte attiva. Questa cosa non ha nulla di sorprendente per chiunque sappia che gli Spiriti fanno un corpo solo con l'umanità; che da questa essi escono e a questa devono ritornare; è perciò naturale che s'interessino ai movimenti che si operano tra gli uomini. Siate quindi certi che, quando sulla Terra avviene una rivoluzione sociale, essa sconvolge egualmente il mondo invisibile, e tutte le passioni buone e cattive vi si scatenano come accade presso di voi. Una indicibile effervescenza regna fra gli Spiriti che fanno ancora parte del vostro mondo e che attendono il momento di rientrarvi.
All'agitazione degli incarnati e dei disincarnati si aggiungono a volte, anzi il più delle volte, poiché tutto si svolge nella natura, le perturbazioni degli elementi fisici. Avviene allora, per un certo tempo, una vera confusione generale, che passa però come un uragano, dopodiché il cielo ridiviene sereno, e l'umanità, ricostituita su nuove basi, imbevuta di nuove idee, attraversa una nuova tappa di progresso.
È nel periodo che sta ora iniziando che si vedrà fiorire lo Spiritismo; e porterà i suoi frutti. È dunque per l'avvenire, più che per il presente, che voi lavorate. Ma era necessario che questi lavori fossero elaborati anticipatamente, poiché essi preparano le strade della rigenerazione per l'unificazione e la razionalità delle credenze. Felici quelli che se ne avvantaggiano fin d'ora: ciò sarà per loro tanto di guadagnato e tanto di pene risparmiate."
DOTTOR BARRY
10. Risulta, da quanto
precede, che in seguito al loro movimento di traslazione attraverso lo
spazio, i corpi celesti esercitano, gli uni sugli altri, una influenza
più o meno grande a seconda della vicinanza in cui si trovano tra di
loro e la loro rispettiva posizione. Risulta, inoltre, che questa
influenza può condurre a una perturbazione momentanea nei loro elementi
costitutivi e modificare le condizioni di vitalità dei loro abitanti. La
regolarità dei movimenti determina il ritorno periodico delle medesime
cause e dei medesimi effetti. La durata di certi periodi è abbastanza
breve da poter essere valutata dall'uomo, mentre altri periodi vedono
passare generazioni e razze, le quali non se ne possono accorgere e per
le quali lo stato delle cose è uno stato normale. Al contrario, le
generazioni contemporanee alla transizione ne subiscono il contraccolpo e
tutto sembra loro allontanarsi dalle leggi comuni. Esse vedono una
causa soprannaturale, meravigliosa, miracolosa in ciò che, in realtà,
non è che la realizzazione delle leggi della natura.
Se, per il concatenarsi e per la connessione delle cause e degli effetti, i periodi di rinnovamento morale dell'umanità coincidono, come tutto induce a credere, con le rivoluzioni fisiche del globo, possono i suddetti periodi essere accompagnati, o preceduti, da fenomeni naturali. Tali fenomeni risultano insoliti per coloro che non vi sono abituati, così come sembrano strane certe meteore, o una particolare recrudescenza, o una atipica intensità, elementi inconsueti nei flagelli distruttori. Questi flagelli non sono né una causa né presagi soprannaturali, ma una conseguenza del movimento generale che si verifica nel mondo fisico e nel mondo morale.
Predicendo l'era di rinnovamento che avrebbe dovuto aprirsi per l'umanità e segnare la fine del vecchio mondo, Gesù ha dunque potuto dire ch'essa sarebbe stata segnalata da fenomeni straordinari, da terremoti, da vari flagelli, da segni nel cielo che altro non sono che meteore, senza abrogazione alcuna delle leggi naturali. Ma il volgo ignorante ha visto in queste parole l'annuncio di fatti miracolosi. [94]
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Se, per il concatenarsi e per la connessione delle cause e degli effetti, i periodi di rinnovamento morale dell'umanità coincidono, come tutto induce a credere, con le rivoluzioni fisiche del globo, possono i suddetti periodi essere accompagnati, o preceduti, da fenomeni naturali. Tali fenomeni risultano insoliti per coloro che non vi sono abituati, così come sembrano strane certe meteore, o una particolare recrudescenza, o una atipica intensità, elementi inconsueti nei flagelli distruttori. Questi flagelli non sono né una causa né presagi soprannaturali, ma una conseguenza del movimento generale che si verifica nel mondo fisico e nel mondo morale.
Predicendo l'era di rinnovamento che avrebbe dovuto aprirsi per l'umanità e segnare la fine del vecchio mondo, Gesù ha dunque potuto dire ch'essa sarebbe stata segnalata da fenomeni straordinari, da terremoti, da vari flagelli, da segni nel cielo che altro non sono che meteore, senza abrogazione alcuna delle leggi naturali. Ma il volgo ignorante ha visto in queste parole l'annuncio di fatti miracolosi. [94]
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[94] La terribile epidemia che, dal 1866 al 1868, ha decimato la
popolazione dell'Isola Maurizio, è stata preceduta, nel novembre del
1866, da una pioggia così straordinaria e abbondante di stelle filanti
che gli abitanti ne rimasero terrificati. È da quel momento che la
malattia, che imperversava da alcuni mesi, ma in maniera abbastanza
benigna, è diventata un vero flagello devastatore. Era proprio quello un
segno nel cielo, e forse è in questo senso che bisogna intendere la
frase, le stelle che cadono dal cielo, cui allude il Vangelo, come uno dei segni del tempo (particolari sull'epidemia dell'Isola Maurizio in Rivista Spiritista, luglio 1867, pag. 208; novembre 1868, pag. 321).
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11. La previsione dei
movimenti progressivi dell'umanità non ha nulla di sorprendente presso
esseri smaterializzati, i quali vedono il fine cui tendono tutte le
cose, avendo alcuni di essi conoscenza diretta del pensiero di Dio. In.
base ai movimenti parziali, questi esseri stabiliscono il tempo nel
quale potrà compiersi un movimento generale, così come si stabilisce in
anticipo il tempo che è necessario a un albero per dare i frutti, così
come gli astronomi calcolano l'epoca di un fenomeno astronomico
attraverso il tempo che è necessario a un astro per compiere la sua
rivoluzione.
12. L'umanità è un essere
collettivo in cui si verificano le medesime rivoluzioni morali che
avvengono in ogni essere individuale, con la differenza secondo cui le
une si compiono di anno in anno e le altre di secolo in secolo. Si segua
l'umanità nelle sue evoluzioni attraverso il tempo e si vedrà la vita
delle diverse razze segnata da periodi che danno a ciascuna epoca una
fisionomia particolare.
13. Il cammino progressivo
dell'umanità avviene in due modi, come abbiamo detto: l'uno graduale,
lento, impercettibile — se si considerano le epoche consecutive — e che
si traduce in miglioramenti susseguentisi nelle leggi, negli usi e
costumi, di cui ci si accorge solo alla lunga, come i cambiamenti che i
corsi d'acqua apportano alla superficie del globo. L'altro modo è quello
che avviene attraverso movimenti relativamente bruschi e rapidi, simili
a quelli di un torrente che, rompendo i suoi argini, riesce a coprire
in pochi anni una distesa di terreno tale che a percorrerla ci sarebbero
voluti dei secoli. È, pertanto, un cataclisma morale che inghiotte in
pochi istanti le istituzioni del passato, e al quale succede un nuovo
ordine di cose che, a poco a poco, si stabilizza, nella misura in cui si
ristabilisce la calma, diventando definitivo.
A colui che viva abbastanza a lungo da abbracciare i due versanti della nuova fase, sembra che un nuovo mondo sia nato dalle rovine del vecchio; il carattere, i costumi, gli usi, tutto è cambiato. Il fatto è che, in effetti, degli uomini nuovi o, meglio, rigenerati, sono nati. Le idee, che la generazione che si sta estinguendo ha portato con sé, hanno fatto posto, nella generazione che si eleva, a idee nuove.
A colui che viva abbastanza a lungo da abbracciare i due versanti della nuova fase, sembra che un nuovo mondo sia nato dalle rovine del vecchio; il carattere, i costumi, gli usi, tutto è cambiato. Il fatto è che, in effetti, degli uomini nuovi o, meglio, rigenerati, sono nati. Le idee, che la generazione che si sta estinguendo ha portato con sé, hanno fatto posto, nella generazione che si eleva, a idee nuove.
14. L'umanità, divenuta
adulta, ha delle nuove esigenze, delle aspirazioni più vaste, più
elevate. Essa comprende il vuoto delle idee in cui è stata cullata,
l'insufficienza delle sue istituzioni, per raggiungere la sua felicità;
essa non trova più nell'attuale stato delle cose le legittime
soddisfazioni alle quali si sente chiamata. È per questo che si libera
delle sue fasce e si slancia, spinta da una forza irresistibile, verso
rive sconosciute, alla scoperta di nuovi e meno limitati orizzonti.
È a uno di questi periodi di trasformazione oppure, se si preferisce, di crescita morale, che l'umanità è pervenuta. Dall'adolescenza essa sta passando all'età adulta; non può più bastare il passato alle sue nuove aspirazioni, alle sue nuove esigenze; non può più essere guidata con i medesimi metodi; non si accontenta più di illusioni e giochi di prestigio: sono necessari alla sua ragione ormai matura alimenti più sostanziosi. Il presente è troppo effimero. Sente che il suo destino è più vasto e che la vita corporale è troppo angusta per racchiuderlo interamente. È per questo che l'umanità spinge il suo sguardo nel passato e nell'avvenire, al fine di scoprirvi il mistero della sua esistenza e attingervi una consolante sicurezza.
Ed è proprio in questo momento — in cui l'umanità si trova troppo stretta nella sua sfera materiale, in cui prorompe la vita intellettuale, in cui sboccia il sentimento della spiritualità — che uomini, sedicenti filosofi, sperano di colmare il vuoto con le dottrine del nichilismo e del materialismo! Singolare aberrazione! Questi stessi uomini, che pretendono di spingere l'umanità in avanti, si sforzano invece di circoscriverla nello stretto cerchio del materialismo, mentre essa aspira soltanto a uscirne. Le negano all'umanità l'aspetto della vita infinita e, mostrandole la tomba, le dicono: Nec plus ultra!
È a uno di questi periodi di trasformazione oppure, se si preferisce, di crescita morale, che l'umanità è pervenuta. Dall'adolescenza essa sta passando all'età adulta; non può più bastare il passato alle sue nuove aspirazioni, alle sue nuove esigenze; non può più essere guidata con i medesimi metodi; non si accontenta più di illusioni e giochi di prestigio: sono necessari alla sua ragione ormai matura alimenti più sostanziosi. Il presente è troppo effimero. Sente che il suo destino è più vasto e che la vita corporale è troppo angusta per racchiuderlo interamente. È per questo che l'umanità spinge il suo sguardo nel passato e nell'avvenire, al fine di scoprirvi il mistero della sua esistenza e attingervi una consolante sicurezza.
Ed è proprio in questo momento — in cui l'umanità si trova troppo stretta nella sua sfera materiale, in cui prorompe la vita intellettuale, in cui sboccia il sentimento della spiritualità — che uomini, sedicenti filosofi, sperano di colmare il vuoto con le dottrine del nichilismo e del materialismo! Singolare aberrazione! Questi stessi uomini, che pretendono di spingere l'umanità in avanti, si sforzano invece di circoscriverla nello stretto cerchio del materialismo, mentre essa aspira soltanto a uscirne. Le negano all'umanità l'aspetto della vita infinita e, mostrandole la tomba, le dicono: Nec plus ultra!
15. Chiunque abbia
riflettuto sullo Spiritismo e sulle sue conseguenze, e non lo
circoscriva nella produzione di certi fenomeni, comprenderà ch'esso apre
all'umanità una nuova strada, la quale le svelerà gli orizzonti
dell'infinito. Iniziando l'uomo ai misteri del mondo invisibile, lo
Spiritismo gli mostra il suo vero ruolo nella creazione, ruolo perpetuamente attivo, tanto
nello stato spirituale quanto nello stato corporale. L'uomo non procede
più come un cieco: egli sa da dove viene, doveva, e perché è sulla
Terra. Liberatosi dei pregiudizi dell'ignoranza e della superstizione,
l'avvenire gli si mostra nella sua realtà: esso non è più una vaga
speranza: è una verità palpabile, tanto certa per lui quanto
l'alternarsi del giorno e della notte. L'uomo sa che il suo essere non
può limitarsi a qualche istante di un'esistenza effimera; che la vita
spirituale non è interrotta dalla morte; che già visse e che ancora
rivivrà; che, di tutto quanto acquisisca in perfezione con il lavoro,
nulla andrà perduto. Egli trova nelle sue esistenze anteriori la ragione
di ciò ch'egli è oggi; e da ciò che l'uomo oggi diventa, può dedurre ciò che sarà un giorno.
16. Con l'idea che
l'attività e la cooperazione individuali, nell'opera generale della
civilizzazione, sono limitate alla vita presente, che non si è stati
nulla prima e che nulla si sarà dopo, che cosa può importare all'uomo
l'ulteriore progresso dell'umanità? Che cosa può importargli che in
futuro i popoli siano governati meglio, che siano più felici, più
illuminati, migliori gli uni verso gli altri? Poiché non deve trarne
alcun frutto, questo progresso non è forse perduto per lui? A che gli
serve lavorare per quelli che verranno dopo di lui, se non gli sarà mai
dato conoscerli, se i suoi posteri saranno creature nuove che poco dopo
rientreranno anch'esse nel nulla? Sotto il dominio della negazione
dell'avvenire individuale, tutto si riduce necessariamente alle meschine
proporzioni del momento e della individualità.
Al contrario, quale ampiezza dà alla mente dell'uomo la certezza della perpetuità nel suo essere spirituale! Che cosa di più razionale, di più grandioso, di più degno del Creatore di questa legge, secondo la quale la vita spirituale e la vita corporale non sono che due modi di esistere, i quali si alternano per la realizzazione del progresso? Che cosa di più giusto e di più consolante dell'idea dei medesimi esseri che progrediscono incessantemente, dapprima attraverso le generazioni dello stesso mondo, e in seguito di mondo in mondo, fino alla perfezione, senza soluzione di continuità? Tutte le azioni hanno allora uno scopo, perché, lavorando per tutti, si lavora per sé stessi, e viceversa; in tal modo né il progresso individuale né il progresso generale saranno mai sterili. Entrambi questi progressi gioveranno alle generazioni e alle individualità future, che altro non sono se non le generazioni e le individualità passate, giunte a un più altro grado di avanzamento.
Al contrario, quale ampiezza dà alla mente dell'uomo la certezza della perpetuità nel suo essere spirituale! Che cosa di più razionale, di più grandioso, di più degno del Creatore di questa legge, secondo la quale la vita spirituale e la vita corporale non sono che due modi di esistere, i quali si alternano per la realizzazione del progresso? Che cosa di più giusto e di più consolante dell'idea dei medesimi esseri che progrediscono incessantemente, dapprima attraverso le generazioni dello stesso mondo, e in seguito di mondo in mondo, fino alla perfezione, senza soluzione di continuità? Tutte le azioni hanno allora uno scopo, perché, lavorando per tutti, si lavora per sé stessi, e viceversa; in tal modo né il progresso individuale né il progresso generale saranno mai sterili. Entrambi questi progressi gioveranno alle generazioni e alle individualità future, che altro non sono se non le generazioni e le individualità passate, giunte a un più altro grado di avanzamento.
17. La fraternità dovrà
essere la pietra angolare del nuovo ordine sociale; ma non può esserci
fraternità reale, solida ed effettiva se non è poggiata su di una base
incrollabile: questa base è la fede. Ma non
la fede in tali o talaltri dogmi particolari, che cambiano con i tempi e
con i popoli, i quali si scagliano pietre, poiché sanno che,
anatematizzandosi gli uni con gli altri, alimentano l'antagonismo; bensì
la fede nei principi fondamentali, che tutti possono accettare: Dio, l'anima, l'avvenire, IL
PROGRESSO INDIVIDUALE INDEFINITO, LA PERPETUITÀ DEI RAPPORTI FRA GLI
ESSERI. Quando tutti gli uomini saranno convinti che Dio è il medesimo
per tutti; che questo Dio, sovranamente giusto e buono, non può volere
niente di ingiusto; che il male viene dagli uomini e non da Lui, tutti
si considereranno figli di uno stesso Padre e si tenderanno la mano.
Questa è la fede che offre lo Spiritismo e che d'ora in avanti sarà il cardine sul quale si muoverà il genere umano, quali che siano i modi di adorazione e le credenze particolari.
Questa è la fede che offre lo Spiritismo e che d'ora in avanti sarà il cardine sul quale si muoverà il genere umano, quali che siano i modi di adorazione e le credenze particolari.
18. Il progresso
intellettuale, compiuto finora nelle più vaste proporzioni, costituisce
un grande passo avanti e segna la prima fase dell'umanità, ma da solo
esso è impotente a rigenerarla; fintantoché l'uomo sarà dominato
dall'orgoglio e dall'egoismo, egli utilizzerà la sua intelligenza e le
sue conoscenze soltanto a vantaggio delle proprie passioni e dei propri
interessi personali. Ecco perché le applica al perfezionamento dei mezzi
con cui nuocere ai suoi simili e distruggerli.
19. Soltanto il progresso
morale può assicurare la felicità agli uomini, mettendo un freno alle
cattive passioni. Soltanto il progresso morale può far sì che tra gli
uomini regnino la concordia, la pace e la fraternità.
È il progresso morale che abbatterà le barriere che separano i popoli, farà cadere i pregiudizi di casta e farà tacere gli antagonismi di setta, insegnando agli uomini a considerarsi fratelli chiamati ad aiutarsi a vicenda e non destinati a vivere gli uni a spese degli altri.
E sarà ancora il progresso morale che, assecondato a questo punto dal progresso dell'intelligenza, riunirà gli uomini in una medesima credenza, fondata sulle verità eterne, non soggette a discussioni e, per questo stesso motivo, accettate da tutti.
L'unità di credenza sarà il legame più potente, il fondamento più solido della fraternità universale, spezzata in ogni tempo dagli antagonismi religiosi, i quali dividono popoli e famiglie, i quali fanno vedere, nei dissidenti religiosi, dei nemici che bisogna fuggire, combattere, sterminare, anziché dei fratelli che bisogna amare.
È il progresso morale che abbatterà le barriere che separano i popoli, farà cadere i pregiudizi di casta e farà tacere gli antagonismi di setta, insegnando agli uomini a considerarsi fratelli chiamati ad aiutarsi a vicenda e non destinati a vivere gli uni a spese degli altri.
E sarà ancora il progresso morale che, assecondato a questo punto dal progresso dell'intelligenza, riunirà gli uomini in una medesima credenza, fondata sulle verità eterne, non soggette a discussioni e, per questo stesso motivo, accettate da tutti.
L'unità di credenza sarà il legame più potente, il fondamento più solido della fraternità universale, spezzata in ogni tempo dagli antagonismi religiosi, i quali dividono popoli e famiglie, i quali fanno vedere, nei dissidenti religiosi, dei nemici che bisogna fuggire, combattere, sterminare, anziché dei fratelli che bisogna amare.
20. Un tale stato di cose
presuppone un cambiamento radicale nei sentimenti delle masse, un
progresso generale che non si poteva realizzare se non uscendo dal
circolo delle idee ristrette e terra terra che fomentano l'egoismo. In
epoche diverse, uomini insigni hanno cercato di spingere l'umanità su
questa strada; ma l'umanità, ancora troppo giovane, è restata sorda.
Così i loro insegnamenti hanno finito per essere come il buon seme
caduto sulla pietra.
Oggi l'umanità è matura per volgere il suo sguardo più in alto di quanto non abbia fatto finora, per assimilare idee più vaste e per comprendere ciò ch'essa finora non aveva compreso.
La generazione che scompare porterà con sé i suoi pregiudizi e i suoi errori. La generazione che sorge, ritempratasi a una fonte più pura, imbevuta di idee più sane, imprimerà al mondo il movimento ascensionale, nel senso del progresso morale, che dovrà segnare la nuova fase dell'umanità.
Oggi l'umanità è matura per volgere il suo sguardo più in alto di quanto non abbia fatto finora, per assimilare idee più vaste e per comprendere ciò ch'essa finora non aveva compreso.
La generazione che scompare porterà con sé i suoi pregiudizi e i suoi errori. La generazione che sorge, ritempratasi a una fonte più pura, imbevuta di idee più sane, imprimerà al mondo il movimento ascensionale, nel senso del progresso morale, che dovrà segnare la nuova fase dell'umanità.
21. Questa fase già si
rivela attraverso inequivocabili segni, attraverso tentativi di utili
riforme, attraverso idee grandi e generose che incominciano a venire
alla luce e a trovare eco. Accade, pertanto, che si vedano nascere
un'infinità di istituzioni protettrici, civilizzatrici ed emancipatrici,
sotto l'impulso e per iniziativa di uomini evidentemente predestinati
all'opera di rigenerazione. Si osserva, inoltre, che le leggi penali
ogni giorno s'impregnano d'un sentimento più umano. I pregiudizi di
razza si affievoliscono, i popoli incominciano a guardarsi come i membri
di una grande famiglia. Grazie all'uniformità e alla facilità dei mezzi
di scambio, essi sopprimono le barriere che li dividevano. Da tutte le
parti del mondo, si riuniscono in assemblee universali, per i pacifici
tornei dell'intelligenza.
Manca, però, a queste riforme una base che permetta loro di svilupparsi, completarsi, consolidarsi; una predisposizione morale più generale per far sì ch'esse fruttifichino e che le masse le accettino. Ma ciò resta pur sempre un segno caratteristico del tempo, il preludio di ciò che si realizzerà su più vasta scala, nella misura in cui il terreno diventerà più propizio.
Manca, però, a queste riforme una base che permetta loro di svilupparsi, completarsi, consolidarsi; una predisposizione morale più generale per far sì ch'esse fruttifichino e che le masse le accettino. Ma ciò resta pur sempre un segno caratteristico del tempo, il preludio di ciò che si realizzerà su più vasta scala, nella misura in cui il terreno diventerà più propizio.
22. Altro segno, non meno
caratteristico del periodo in cui stiamo entrando, è l'evidente risposta
che va rivolgendosi in direzione delle idee spiritualiste; mentre una
repulsione istintiva si manifesta contro le idee materialiste. Lo
spirito di miscredenza, che si era impadronito delle masse, ignoranti o
anche illuminate, e che le aveva indotte a respingere, insieme alla
forma, la sostanza stessa di ogni credenza, sembra essere stato un
sonno, al cui risveglio si provi il bisogno di respirare un'aria più
vivificante. Involontariamente, là dove si è fatto il vuoto si ricerca
un qualcosa, un punto d'appoggio, una speranza.
23. Se supponiamo la maggior
parte degli uomini imbevuti di questi sentimenti, possiamo facilmente
immaginare le modifiche che essi potrebbero apportare nelle relazioni
sociali: carità, fraternità, benevolenza verso tutti, tolleranza per
tutte le credenze, questa sarà la loro divisa. Questo è il fine al quale
evidentemente tende l'umanità, questo l'oggetto delle sue aspirazioni,
dei suoi desideri, senza ch'essa però si renda ben conto dei mezzi
necessari per realizzarli. Tenta, esita, ma il suo cammino viene
arrestato da resistenze attive o dalla forza d'inerzia dei pregiudizi,
delle credenze stazionarie e refrattarie al progresso. Sono queste
resistenze che è necessario vincere, e questa sarà l'opera della nuova
generazione. E se si segue il corso attuale delle cose, si riconoscerà
che tutto sembra predestinato ad aprirle la strada. La nuova generazione
avrà dalla sua la duplice potenza del numero e delle idee e, inoltre,
l'esperienza del passato.
24. La nuova generazione
marcerà dunque alla volta della realizzazione di tutte quelle idee
umanitarie compatibili con il grado di avanzamento cui sarà pervenuta.
Procedendo lo Spiritismo verso il medesimo fine e realizzando i suoi
obiettivi, essi si incontreranno sullo stesso terreno. Gli uomini
progressisti troveranno nelle idee spiritiste una leva poderosa, e lo
Spiritismo troverà negli uomini nuovi degli Spiriti pronti ad
accoglierlo. In questo stato di cose, che cosa potranno mai fare tutti
coloro che vorrebbero metterglisi di traverso?
25. Non è lo Spiritismo che
crea il rinnovamento sociale, è la maturità dell'umanità che fa di
questo rinnovamento una necessità. Con il suo potere moralizzatore, con
le sue tendenze progressiste, con l'ampiezza delle sue vedute, con la
generalità dei problemi che abbraccia, lo Spiritismo è, più di ogni
altra dottrina, adatto ad assecondare il movimento rigeneratore; per
questo è contemporaneo di tale movimento. Lo Spiritismo è arrivato nel
momento in cui poteva essere utile, perché anche per esso è arrivato il
suo tempo. Se fosse arrivato prima avrebbe incontrato degli ostacoli
insormontabili; inevitabilmente sarebbe stato sopraffatto, perché gli
uomini, soddisfatti di ciò che avevano, ancora non avvertivano il
bisogno di quanto lo Spiritismo porta con sé. Nato con il movimento
delle idee che fermentano oggi, lo Spiritismo ha così trovato il terreno
adatto a riceverlo; gli spiriti, stanchi del dubbio e dell'incertezza,
terrorizzati dall'abisso che si apre di fronte a loro, lo accolgono come
un'àncora di salvezza e una suprema consolazione.
26. Il numero dei
ritardatari è, senza dubbio, ancora grande; ma che possono costoro
contro la marea che sale se non gettarvi contro qualche pietra? Questa
marea è la generazione che cresce, mentre quelli scompaiono con la
generazione che ogni giorno se ne va a grandi passi. Fino ad allora essi
difenderanno palmo a palmo il terreno. C'è dunque una lotta
inevitabile, ma si tratta di una lotta ineguale, perché è quella del
decrepito passato che cade a pezzi, contro l'avvenire giovanile; è la
lotta del ristagno contro il progresso; è la lotta della creatura contro
la volontà di Dio, poiché i tempi da Lui stabiliti sono arrivati.
La nuova generazione
27. Perché gli uomini siano
felici sulla Terra, è necessario che questa sia popolata soltanto da
buoni Spiriti, incarnati e disincarnati, che si dedichino soltanto al
bene. Essendo quel tempo giunto, una grande emigrazione si verifica in
questo momento fra coloro che l'abitano. Quanti praticano il male per il
male, e non sono neppure sfiorati dal
sentimento del bene, non essendo più degni della Terra così trasformata,
ne saranno esclusi, poiché vi porterebbero di nuovo turbamenti e
confusione e sarebbero un ostacolo al progresso. Costoro andranno a
espiare l'inasprimento dei loro cuori, alcuni in mondi inferiori, altri
presso quelle razze terrestri ancora arretrate, le quali saranno
l'equivalente di mondi inferiori. Qui gli espiatori porteranno le loro
conoscenze acquisite, poiché avranno per missione quella di far
progredire tali mondi e tali razze. Verranno poi sostituiti da Spiriti
migliori, i quali faranno regnare tra costoro la giustizia, la pace e la
fraternità.
La Terra, secondo quanto dicono gli Spiriti, non dovrà essere trasformata da un cataclisma che annienterebbe all'improvviso una generazione. La generazione attuale scomparirà gradualmente, e la nuova le succederà allo stesso modo, senza che nulla venga cambiato nell'ordine naturale delle cose.
Tutto, esteriormente, accadrà dunque come d'abitudine, con questa unica, ma capitale differenza: una parte degli Spiriti che s'incarnavano sulla Terra non vi si incarneranno più. In ogni bambino che nasca, al posto di uno Spirito arretrato e portato al male che vi si sarebbe potuto incarnare, ci sarà uno Spirito più avanzato e portato al bene.
Molto meno che di una nuova generazione corporea, si tratta dunque di una nuova generazione di Spiriti. E, senza dubbio, è questo che Gesù intendeva dire con le parole: "In verità, io vi dico che questa generazione non passerà senza che questi fatti si siano verificati". Così, quanti si aspettavano di vedere la trasformazione compiersi con effetti sovrannaturali e meravigliosi saranno delusi.
La Terra, secondo quanto dicono gli Spiriti, non dovrà essere trasformata da un cataclisma che annienterebbe all'improvviso una generazione. La generazione attuale scomparirà gradualmente, e la nuova le succederà allo stesso modo, senza che nulla venga cambiato nell'ordine naturale delle cose.
Tutto, esteriormente, accadrà dunque come d'abitudine, con questa unica, ma capitale differenza: una parte degli Spiriti che s'incarnavano sulla Terra non vi si incarneranno più. In ogni bambino che nasca, al posto di uno Spirito arretrato e portato al male che vi si sarebbe potuto incarnare, ci sarà uno Spirito più avanzato e portato al bene.
Molto meno che di una nuova generazione corporea, si tratta dunque di una nuova generazione di Spiriti. E, senza dubbio, è questo che Gesù intendeva dire con le parole: "In verità, io vi dico che questa generazione non passerà senza che questi fatti si siano verificati". Così, quanti si aspettavano di vedere la trasformazione compiersi con effetti sovrannaturali e meravigliosi saranno delusi.
28. L'epoca attuale è
l'epoca della transizione; gli elementi delle due generazioni si
confondono. Situati nel punto intermedio, noi assistiamo alla scomparsa
dell'una e all'arrivo dell'altra; e ciascuna già si segnala nel mondo
con i caratteri che le sono peculiari.
Le due generazioni che si succedono hanno idee e punti di vista del tutto opposti. Dalla natura delle disposizioni morali, ma soprattutto dalle disposizioni intuitive e innate, è facile riconoscere a quale delle due generazioni appartiene ogni individuo.
La nuova generazione, quella che deve fondare l'era del progresso morale, si distingue per una intelligenza e una razionalità generalmente precoci, unite al sentimento innato del bene e delle credenze spirituali, le quali cose sono il segno indubbio di un certo grado di avanzamento anteriore. Tale nuova generazione non sarà affatto composta da Spiriti esclusivamente ed eminentemente superiori, ma da quegli Spiriti che, avendo già progredito, sono meglio disposti ad assimilare tutte le idee progressiste e più adatti ad assecondare il movimento rigeneratore.
Al contrario, ciò che distingue gli Spiriti arretrati è, innanzi tutto, la rivolta contro Dio attraverso il rifiuto di riconoscere che possa esistere una qualsiasi potenza al di sopra dell'umanità; poi, la propensione istintiva alle passioni, degradanti, ai sentimenti antifraterni dell'egoismo, dell'orgoglio, dell'invidia, della gelosia; infine, l'attaccamento morboso a tutto ciò che è materiale: la sensualità, la cupidigia, l'avarizia.
Sono questi i vizi da cui la Terra deve essere liberata attraverso l'allontanamento di coloro che rifiutano di emendarsi, poiché essi non sono compatibili con il regno della fraternità e poiché il contatto con loro costituirà sempre una sofferenza per gli uomini dabbene.
Quando la Terra se ne sarà liberata, gli uomini marceranno senza ostacoli verso quell'avvenire migliore che è loro riservato già sulla Terra, quale premio dei loro sforzi e della loro perseveranza, mentre attendono che una epurazione ancora più completa dia loro accesso ai mondi superiori.
Le due generazioni che si succedono hanno idee e punti di vista del tutto opposti. Dalla natura delle disposizioni morali, ma soprattutto dalle disposizioni intuitive e innate, è facile riconoscere a quale delle due generazioni appartiene ogni individuo.
La nuova generazione, quella che deve fondare l'era del progresso morale, si distingue per una intelligenza e una razionalità generalmente precoci, unite al sentimento innato del bene e delle credenze spirituali, le quali cose sono il segno indubbio di un certo grado di avanzamento anteriore. Tale nuova generazione non sarà affatto composta da Spiriti esclusivamente ed eminentemente superiori, ma da quegli Spiriti che, avendo già progredito, sono meglio disposti ad assimilare tutte le idee progressiste e più adatti ad assecondare il movimento rigeneratore.
Al contrario, ciò che distingue gli Spiriti arretrati è, innanzi tutto, la rivolta contro Dio attraverso il rifiuto di riconoscere che possa esistere una qualsiasi potenza al di sopra dell'umanità; poi, la propensione istintiva alle passioni, degradanti, ai sentimenti antifraterni dell'egoismo, dell'orgoglio, dell'invidia, della gelosia; infine, l'attaccamento morboso a tutto ciò che è materiale: la sensualità, la cupidigia, l'avarizia.
Sono questi i vizi da cui la Terra deve essere liberata attraverso l'allontanamento di coloro che rifiutano di emendarsi, poiché essi non sono compatibili con il regno della fraternità e poiché il contatto con loro costituirà sempre una sofferenza per gli uomini dabbene.
Quando la Terra se ne sarà liberata, gli uomini marceranno senza ostacoli verso quell'avvenire migliore che è loro riservato già sulla Terra, quale premio dei loro sforzi e della loro perseveranza, mentre attendono che una epurazione ancora più completa dia loro accesso ai mondi superiori.
29. Non si deve però pensare
che, tramite questa emigrazione di Spiriti, saranno espulsi dalla Terra
e relegati nei mondi inferiori tutti gli Spiriti ritardatari. Al
contrario, molti vi ritorneranno, perché molti sono quelli che avranno
ceduto alla forza delle circostanze e dell'esempio. In loro la scorza
era peggiore dell'interno. Una volta sottratti all'influenza della
materia e dei pregiudizi del mondo corporale, la maggior parte di essi
vedrà le cose in maniera del tutto diversa da come le vedeva quand'era
in vita: di siffatti casi abbiamo numerosi esempi. In ciò, essi sono
aiutati dagli Spiriti benevoli, i quali s'interessano a loro e si
preoccupano di illuminarli e di mostrar loro quanto falso fosse il
cammino che avevano seguito. Con le nostre preghiere noi stessi possiamo
contribuire al loro miglioramento, poiché tra i morti e i vivi esiste
una perpetua solidarietà.
La maniera in cui avviene la trasformazione è molto semplice e, come si vede, è interamente morale e non si discosta in nulla dalle leggi della natura.
La maniera in cui avviene la trasformazione è molto semplice e, come si vede, è interamente morale e non si discosta in nulla dalle leggi della natura.
30. Che gli Spiriti della
nuova generazione siano degli Spiriti nuovi e migliori, oppure che si
tratti degli antichi Spiriti migliorati, il risultato è il medesimo. Dal
momento che apportano disposizioni migliori, si tratta sempre di un
rinnovamento. Gli Spiriti incarnati formano pertanto due categorie, a
seconda delle loro naturali disposizioni: da una parte gli Spiriti
ritardatari che se ne vanno, dall'altra gli Spiriti progressisti che
arrivano. Lo stato dei costumi e della società sarà dunque, presso un
popolo, presso una razza o nel mondo intero, a seconda di quella delle
due categorie che avrà la preponderanza.
31. Un comune paragone farà
comprendere ancor meglio ciò che avviene in tale circostanza. Supponiamo
un reggimento composto, per la maggior parte, da uomini turbolenti e
indisciplinati. Costoro vi porteranno di continuo un disordine tale che
la severità della legge penale farà spesso fatica a reprimere. Questi
uomini sono i più forti, solo perché sono in maggior numero; essi si
sostengono, si incoraggiano e si stimolano con l'esempio. I pochi buoni
sono senza alcuna influenza; i loro consigli sono disprezzati; essi
stessi sono sbeffeggiati e maltrattai dagli altri e a contatto di
costoro molto essi soffrono. Non è questa forse l'immagine della società
attuale?
Supponiamo che questi uomini vengano ritirati dal reggimento a uno a uno, a dieci a dieci, a cento a cento e che vengano via via rimpiazzati da un eguale numero di buoni soldati, anche da alcuni di quelli che erano stati espulsi, ma che si saranno seriamente corretti. Di lì a qualche tempo, si avrà sempre lo stesso reggimento, ma trasformato; il buon ordine sarà seguito al disordine. Lo stesso sarà dell'umanità rigenerata.
Supponiamo che questi uomini vengano ritirati dal reggimento a uno a uno, a dieci a dieci, a cento a cento e che vengano via via rimpiazzati da un eguale numero di buoni soldati, anche da alcuni di quelli che erano stati espulsi, ma che si saranno seriamente corretti. Di lì a qualche tempo, si avrà sempre lo stesso reggimento, ma trasformato; il buon ordine sarà seguito al disordine. Lo stesso sarà dell'umanità rigenerata.
32. Le grandi partenze
collettive non hanno pertanto come unico scopo quello di attivare le
uscite, ma anche quello di trasformare più rapidamente lo spirito della
massa, liberandola dalle cattive influenze, e di dare maggior ascendente
alle idee nuove.
Essendo molti, malgrado le loro imperfezioni, quelli maturi per questa trasformazione, molti sono quelli che partono allo scopo di andare a ritemprarsi a una sorgente più pura. Fintantoché fossero rimasti nel medesimo ambiente e sotto le medesime influenze, essi avrebbero persistito nelle loro opinioni e nella loro maniera di vedere le cose. È sufficiente, per aprire loro gli occhi, un soggiorno nel mondo degli Spiriti, perché vi vedano ciò che sulla Terra non potevano vedere. Il miscredente, il fanatico, l'assolutista potranno così ritornare con idee innate di fede, di tolleranza e di libertà. Al loro ritorno, essi troveranno le cose cambiate e subiranno l'ascendente del nuovo ambiente dove saranno nati. Invece di fare opposizione alle idee nuove, ne saranno i cooperatori.
Essendo molti, malgrado le loro imperfezioni, quelli maturi per questa trasformazione, molti sono quelli che partono allo scopo di andare a ritemprarsi a una sorgente più pura. Fintantoché fossero rimasti nel medesimo ambiente e sotto le medesime influenze, essi avrebbero persistito nelle loro opinioni e nella loro maniera di vedere le cose. È sufficiente, per aprire loro gli occhi, un soggiorno nel mondo degli Spiriti, perché vi vedano ciò che sulla Terra non potevano vedere. Il miscredente, il fanatico, l'assolutista potranno così ritornare con idee innate di fede, di tolleranza e di libertà. Al loro ritorno, essi troveranno le cose cambiate e subiranno l'ascendente del nuovo ambiente dove saranno nati. Invece di fare opposizione alle idee nuove, ne saranno i cooperatori.
33. La rigenerazione
dell'umanità non ha dunque assolutamente bisogno del rinnovamento
integrale degli Spiriti: è sufficiente una modifica nelle loro
disposizioni morali. Questa modifica si verifica, presso tutti coloro
che a essa sono predisposti, allorché vengano sottratti all'influenza
perniciosa del mondo. Coloro che ritornano, allora, non sempre sono
altri Spiriti, ma spesso si tratta dei medesimi Spiriti che pensano e
sentono diversamente.
Quando questo miglioramento è isolato e individuale passa del tutto inosservato e non ha alcuna evidente influenza sul mondo. Ben diverso è l'effetto, allorché si agisca simultaneamente su grandi masse. In tal caso, infatti, a seconda delle proporzioni, in una generazione, le idee di un popolo o di una razza possono risultare profondamente modificate.
È ciò che quasi sempre si nota dopo i grandi sconvolgimenti che decimano le popolazioni. I flagelli distruttori distruggono soltanto il corpo, ma non raggiungono lo Spirito. Essi attivano il movimento di andirivieni tra il mondo corporale e il mondo spirituale e, in seguito, il movimento progressivo degli Spiriti incarnati e disincarnati. È da osservare che, in tutte le epoche della storia, alle grandi crisi sociali è generalmente seguita un'era di progresso.
Quando questo miglioramento è isolato e individuale passa del tutto inosservato e non ha alcuna evidente influenza sul mondo. Ben diverso è l'effetto, allorché si agisca simultaneamente su grandi masse. In tal caso, infatti, a seconda delle proporzioni, in una generazione, le idee di un popolo o di una razza possono risultare profondamente modificate.
È ciò che quasi sempre si nota dopo i grandi sconvolgimenti che decimano le popolazioni. I flagelli distruttori distruggono soltanto il corpo, ma non raggiungono lo Spirito. Essi attivano il movimento di andirivieni tra il mondo corporale e il mondo spirituale e, in seguito, il movimento progressivo degli Spiriti incarnati e disincarnati. È da osservare che, in tutte le epoche della storia, alle grandi crisi sociali è generalmente seguita un'era di progresso.
34. In questo momento è uno
di tali movimenti che si sta attuando e che realizzerà il rimodellamento
dell'umanità. La molteplicità delle cause di distruzione è un
caratteristico segno dei tempi, dato che esse affretteranno lo
schiudersi dei nuovi germi. Sono le foglie d'autunno che cadono e alle
quali succederanno nuove foglie piene di vita, poiché l'umanità ha le
sue stagioni, come gli individui hanno le loro varie età. Le foglie
morte dell'umanità cadono spazzate via dalle raffiche e dai colpi di
vento, ma per rinascere più vivaci sotto il medesimo soffio di vita, che
non si estingue, ma si purifica.
35. Per il materialista, i flagelli distruttori sono calamità senza compensazioni, senza risultati utili, poiché, secondo lui, essi annientano gli esseri senza ritorno. Ma,
per colui che sa come la morte distrugga soltanto l'involucro, quei
flagelli distruttori non hanno le medesime conseguenze e non gli causano
il benché minimo timore; egli ne comprende lo scopo e sa anche che gli
uomini non perdono a morire insieme più di quanto possano perdere a
morire isolati, dato che, in una maniera o nell'altra, sempre là bisogna
arrivare.
I miscredenti rideranno di queste cose e le giudicheranno delle chimere; ma qualsiasi cosa dicano, non sfuggiranno alla legge comune; cadranno a loro volta come gli altri. E allora che sarà di loro? Essi dicono: Nulla! Ma, a dispetto di sé stessi, vivranno. E saranno, un giorno, costretti ad aprire gli occhi.
I miscredenti rideranno di queste cose e le giudicheranno delle chimere; ma qualsiasi cosa dicano, non sfuggiranno alla legge comune; cadranno a loro volta come gli altri. E allora che sarà di loro? Essi dicono: Nulla! Ma, a dispetto di sé stessi, vivranno. E saranno, un giorno, costretti ad aprire gli occhi.