Sei in:
LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > Le Predizioni > Capitolo XVII - PREDIZIONI DEL VANGELO > Le mie parole non passeranno > 26
26. Le parole di Gesù non
passeranno, perché esse saranno vere in tutti i tempi. Il suo codice
morale sarà eterno, perché racchiude le condizioni del bene, che
conducono l'uomo al suo destino eterno. Ma le sue parole sono pervenute
fino a noi non contaminate da mescolanze e da false interpretazioni? Ne
hanno afferrato lo spirito tutte le sette cristiane? Qualcuna di queste
non ne avrà forse alterato il vero significato, in seguito a dei
pregiudizi e all'ignoranza delle leggi della natura? Qualcuna non le
avrà trasformate in strumento di dominazione per servire le sue
ambizioni e i suoi interessi materiali, una sorta di pedana, non per
innalzarsi verso il cielo, ma per elevarsi sulla Terra? Si sono tutte le
sette cristiane proposte come regola di condotta la pratica delle
virtù, di cui Gesù ha fatto l'espressa condizione della salvezza? Sono
esse tutte esenti dai rimproveri che Gesù indirizzava ai farisei del suo
tempo? Alla fine, sono esse tutte l'espressione pura della sua
dottrina, nella teoria come nella pratica?
Essendo la verità una, non può trovarsi in affermazioni contrarie, né Gesù ha potuto voler dare alle sue parole un doppio significato. Se, dunque, le varie sette si contraddicono, se le une considerano come vero ciò che le altre condannano' come eresia, è impossibile che esse si trovino tutte nella verità. Se tutte avessero compreso il vero significato dell'insegnamento evangelico, si sarebbero incontrate sul medesimo terreno e non sarebbero esistite delle sette.
Ciò che non passerà è il vero senso delle parole di Gesù; ciò che passerà è quanto gli uomini hanno costruito sul falso senso ch'essi hanno dato a quelle medesime parole.
Avendo Gesù come missione quella di trasmettere agli uomini il pensiero di Dio, soltanto la sua dottrina pura può essere l'espressione di questo pensiero.È per questo ch'egli ha detto: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata.
Essendo la verità una, non può trovarsi in affermazioni contrarie, né Gesù ha potuto voler dare alle sue parole un doppio significato. Se, dunque, le varie sette si contraddicono, se le une considerano come vero ciò che le altre condannano' come eresia, è impossibile che esse si trovino tutte nella verità. Se tutte avessero compreso il vero significato dell'insegnamento evangelico, si sarebbero incontrate sul medesimo terreno e non sarebbero esistite delle sette.
Ciò che non passerà è il vero senso delle parole di Gesù; ciò che passerà è quanto gli uomini hanno costruito sul falso senso ch'essi hanno dato a quelle medesime parole.
Avendo Gesù come missione quella di trasmettere agli uomini il pensiero di Dio, soltanto la sua dottrina pura può essere l'espressione di questo pensiero.È per questo ch'egli ha detto: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata.