LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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24. Che sia o non sia così, per quanto concerne il pensiero di Dio — vale a dire, che esso agisca direttamente o attraverso la mediazione di un fluido — per facilitarne la comprensione alla nostra intelligenza, lo rappresenteremo sotto la forma concreta d'un fluido intelligente, che riempie l'universo infinito e che penetra tutte le parti della creazione: l'intera natura è immersa nel fluido divino. Ora, — in virtù del principio per cui le parti di un tutto sono della medesima natura e hanno le medesime proprietà del tutto — possedendo ogni atomo di questo fluido, se ci è concesso di esprimerci così, il pensiero, vale a dire gli attributi essenziali della Divinità, e trovandosi questo fluido ovunque, tutto è sottoposto alla Sua azione intelligente, alla Sua previdenza e alla Sua sollecitudine. Non c'è un essere, per quanto infimo lo si possa immaginare, che non ne sia saturato. Pertanto noi siamo costantemente in presenza della Divinità. Non c'è una sola delle nostre azioni che potremmo mai sottrarre al Suo sguardo. Il nostro pensiero è in costante contatto con il Suo pensiero, ed è con ragione che si dice che Dio legge nelle pieghe più profonde del nostro cuore. Noi siamo in Lui, come Egli è in noi, secondo la parola del Cristo.

Per estendere la Sua sollecitudine su tutte le Sue creature, Dio non ha bisogno di lanciare il Suo sguardo dall'alto dell'immensità. Le nostre preghiere, per essere intese da Lui, non hanno bisogno di varcare lo spazio né di essere dette con voce squillante, poiché, stando Egli di continuo al nostro fianco, i nostri pensieri si ripercuotono in Lui. I nostri pensieri sono come i rintocchi di una campana, che fanno vibrare tutte le molecole dell'aria circostante.