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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo XII - GENESI MOSAICA > Il paradiso perduto > 15
15. Sotto un'immagine
puerile e talvolta ridicola, se ci si limita alla forma, l'allegoria
nasconde spesso le più grandi verità. È forse questa, a prima vista, una
favola più assurda di quella di Saturno, un dio che divora pietre,
ch'egli scambia per suoi figli? Ma, contemporaneamente, che cosa di più
profondamente filosofico e vero di questa figura, se ne cerchiamo il
senso morale? Saturno è la personificazione del tempo. Essendo tutte le
cose opera del tempo, egli è il padre di tutto ciò che esiste, nondimeno
tutto si distrugge con il tempo. Saturno che divora pietre è l'emblema
della distruzione, attraverso il tempo, dei corpi più duri, che sono
suoi figli, poiché essi si sono formati con il tempo. E chi sfugge a
tale distruzione secondo questa stessa allegoria? Giove, l'emblema
dell'intelligenza superiore, del principio spirituale che è
indistruttibile. Quella immagine del tempo è anzi così naturale che, nel
linguaggio attuale, senza allusione alcuna alla Favola antica, di una
cosa che si è deteriorata a lungo andare si dice che è stata divorata
dal tempo, erosa e devastata dal tempo.
Tutta la mitologia pagana non è, in realtà, che un vasto quadro allegorico dei diversi aspetti buoni e cattivi dell'umanità. Per chi ne cerca lo spirito, è un corso completo della più alta filosofia, come accade con le nostre favole moderne. L'assurdo stava nel prendere la forma per la sostanza.
Tutta la mitologia pagana non è, in realtà, che un vasto quadro allegorico dei diversi aspetti buoni e cattivi dell'umanità. Per chi ne cerca lo spirito, è un corso completo della più alta filosofia, come accade con le nostre favole moderne. L'assurdo stava nel prendere la forma per la sostanza.