26. Il Cristo, tuttavia,
aggiunge: “Molte delle cose che io vi dico, voi non potete ancora
comprenderle, e io ne avrei molte altre da dire, che voi però non
comprendereste. È per questo che io vi parlo in parabole. Ma, più tardi io vi invierò il Consolatore, lo Spirito di Verità, il quale ristabilirà tutte le cose e ve le spiegherà tutte” (Giovanni 14 e 16; Matteo 17).
Se il Cristo non ha detto tutto quello che avrebbe potuto dire, è
perché egli ha creduto di dover lasciare certe verità nell'ombra, fino a
quando gli uomini non si fossero trovati in condizione di comprenderle.
Per sua stessa ammissione, il suo insegnamento era dunque incompleto,
dal momento che annuncia la venuta di colui che deve completarlo. Egli
prevedeva dunque che ci saremmo ingannati sulle sue parole, che ci
saremmo discostati dal suo insegnamento. In una parola, prevedeva che si
sarebbe disfatto ciò ch'egli aveva fatto, poiché ogni cosa deve essere
ristabilita. Orbene, non si ristabilisce che quanto è stato disfatto.