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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > I Miracoli > Capitolo XV - I MIRACOLI DEL VANGELO > Resurrezioni
Resurrezioni
La figlia di Iairo
37. Gesù passò di nuovo in
barca all'altra riva, e una gran folla si radunò attorno a lui; ed egli
stava presso il mare. Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato
Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregò con
insistenza, dicendo: "La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani
su di lei, affinché sia salva e viva". Gesù andò con lui, e molta gente
lo seguiva e lo stringeva da ogni parte.
(...) Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: "Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?" Ma Gesù udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!" E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. E, presala per mano, le disse: "Talità cum!" che tradotto vuol dire: "Ragazza, ti dico: àlzati!" Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore. (Marco 5:21-24, 35-42)
(...) Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: "Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?" Ma Gesù udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!" E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. E, presala per mano, le disse: "Talità cum!" che tradotto vuol dire: "Ragazza, ti dico: àlzati!" Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore. (Marco 5:21-24, 35-42)
Il figlio della vedova di Nain
38. Poco dopo egli si avviò
verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla
andavano con lui. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si
portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era
vedova; e molta gente della città era con lei. Il Signore, vedutala,
ebbe pietà di lei e le disse: "Non piangere!" E avvicinatosi toccò la
bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: "Ragazzo, dico a te,
àlzati!" Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù
lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande profeta è sorto tra di noi" e: "Dio ha visitato il suo popolo". E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno. (Luca 7:11-17)
Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande profeta è sorto tra di noi" e: "Dio ha visitato il suo popolo". E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno. (Luca 7:11-17)
39. Il ritorno alla vita
corporea di un individuo, realmente morto, sarebbe contrario alle leggi
della natura e, di conseguenza, un fatto miracoloso. Ora, non è il caso
di ricorrere a questo ordine di episodi per spiegare le resurrezioni
operate dal Cristo.
Se, presso di noi, le apparenze ingannano talvolta addirittura gli specialisti della medicina, casi di questo genere dovevano essere ben più frequenti in un paese dove non si prendeva nessuna precauzione in tal senso e dove la sepoltura era immediata. [83]
È dunque con ogni probabilità che, nei due esempi sopracitati, non si trattasse che di una sincope o letargia. Gesù stesso lo disse espressamente riguardo alla figlia di Iairo: La bambina, disse, non è morta, ma dorme.
Dato il potere fluidico che possedeva Gesù, non c'è affatto da stupirsi che questo fluido vivificante, diretto da una forte volontà, abbia rianimato i sensi in preda al torpore; che abbia perfino potuto richiamare nel corpo lo Spirito pronto ad abbandonarlo, non appena il legame perispiritistico si fosse definitivamente rotto. Per gli uomini di quel tempo, i quali consideravano un individuo morto non appena quello non respirava più, si trattava di una resurrezione, ed essi hanno potuto affermarlo in assoluta buona fede; mentre, in realtà, si trattava di una guarigione e non già di una resurrezione nell'accezione propria del termine.
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Se, presso di noi, le apparenze ingannano talvolta addirittura gli specialisti della medicina, casi di questo genere dovevano essere ben più frequenti in un paese dove non si prendeva nessuna precauzione in tal senso e dove la sepoltura era immediata. [83]
È dunque con ogni probabilità che, nei due esempi sopracitati, non si trattasse che di una sincope o letargia. Gesù stesso lo disse espressamente riguardo alla figlia di Iairo: La bambina, disse, non è morta, ma dorme.
Dato il potere fluidico che possedeva Gesù, non c'è affatto da stupirsi che questo fluido vivificante, diretto da una forte volontà, abbia rianimato i sensi in preda al torpore; che abbia perfino potuto richiamare nel corpo lo Spirito pronto ad abbandonarlo, non appena il legame perispiritistico si fosse definitivamente rotto. Per gli uomini di quel tempo, i quali consideravano un individuo morto non appena quello non respirava più, si trattava di una resurrezione, ed essi hanno potuto affermarlo in assoluta buona fede; mentre, in realtà, si trattava di una guarigione e non già di una resurrezione nell'accezione propria del termine.
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[83] Una prova di questo costume si trova negli Atti degli Apostoli:
"Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese
tutti quelli che udirono queste cose. I giovani, alzatisi, ne avvolsero
il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono. Circa tre ore dopo, sua
moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò". "Allora Pietro le
disse... ecc. Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I
giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono
accanto a suo marito" (Atti 5:5-7, 9-10).
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40. La
resurrezione di Lazzaro, checché se ne dica, non infirma minimamente
questo principio. Egli era, si dice, nel sepolcro da quattro giorni; ma
si sa che vi sono letargie che durano otto giorni e più. Si aggiunge che
puzzava, la qual cosa è un segno di decomposizione. Ma non attesta
nulla neppure questa asserzione, dato che in certi individui si
verifica, anche prima della morte, una decomposizione del corpo, che
esala così un odore putredinoso. La morte arriva soltanto allorché
vengono attaccati gli organi essenziali alla vita.
E chi poteva sapere s'egli puzzava? È sua sorella Marta che lo dice. Ma lei come poteva saperlo? Dal momento che Lazzaro era sepolto già da quattro giorni, ella poteva supporlo, ma non poteva averne la certezza (cap. XIV, n. 29). [84]
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E chi poteva sapere s'egli puzzava? È sua sorella Marta che lo dice. Ma lei come poteva saperlo? Dal momento che Lazzaro era sepolto già da quattro giorni, ella poteva supporlo, ma non poteva averne la certezza (cap. XIV, n. 29). [84]
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[84] Il seguente
caso prova che la decomposizione precede a volte la morte. Nel convento
del Buon Pastore, fondato a Tolone dall'abate Marin, cappellano delle
carceri per le fanciulle pentite, si trovava una giovane donna che aveva
sopportato le più terribili sofferenze con la calma e l'impassibilità
di una vittima espiatoria. In mezzo ai dolori, ella sembrava sorridere a
una visione celeste. Come santa Teresa, chiedeva di soffrire ancora,
mentre la sua carne se ne andava in pezzi, e la cancrena divorava le sue
membra. Con saggia previdenza, i medici avevano raccomandato di
procedere all'inumazione del corpo immediatamente dopo il decesso. Ma,
cosa singolare, non appena ella esalò l'ultimo respiro, ecco che ogni
processo di decomposizione si arrestò! Le esalazioni cadaveriche
cessarono, e per trentasei ore ella rimase esposta alle preghiere e alla
venerazione della comunità.
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