LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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5. Ma il professore non insegna che quanto egli ha appreso: è un rivelatore di second'ordine. L'uomo di genio insegna ciò che ha trovato lui stesso: è il rivelatore originario; egli porta la luce che, a poco a poco, si propaga. Che ne sarebbe dell'umanità senza la rivelazione degli uomini di genio che appaiono di tanto in tanto?

Ma che cosa sono questi uomini di genio? Perché sono uomini di genio? Da dove vengono? Che cosa diventano? Notiamo che la maggior parte di essi porta in sé, nascendo, delle facoltà trascendenti e delle conoscenze innate, per cui basta un po' di lavoro perché si sviluppino. Essi appartengono realmente all'umanità, poiché nascono, vivono e muoiono proprio come noi. Dove, allora, hanno attinto queste conoscenze visto che non hanno potuto acquisirle durante la loro vita? Si dirà, come dicono i materialisti, che il caso ha dato loro materia cerebrale in maggiore quantità e di migliore qualità? In tal caso, essi non avrebbero più merito di un legume che fosse più grosso e più saporito di un altro.

Si dirà, come dicono certi spiritualisti, che Dio li ha dotati di un'anima privilegiata rispetto a quella della maggior parte degli uomini? Supposizione altrettanto illogica, poiché così si taccerebbe Dio di parzialità. La sola soluzione razionale di questo problema sta nella preesistenza dell'anima e nella pluralità delle esistenze. L'uomo di genio è uno Spirito che ha vissuto per un tempo più lungo; che, di conseguenza, ha acquisito e progredito più di quelli che sono meno avanzati. Incarnandosi egli porta con sé ciò che sa e, siccome sa molto più degli altri senza aver bisogno di apprendere, è lui quello che è detto un uomo di genio. Ma ciò ch'egli sa non è nemmeno il frutto di un lavoro anteriore né il risultato di un privilegio. Prima di rinascere, egli era dunque uno Spirito avanzato; egli si reincarna sia per far sì che gli altri approfittino di ciò ch'egli sa, sia per acquisire lui stesso altre conoscenze.

Gli uomini, indubbiamente, progrediscono da sé stessi e con gli sforzi della loro intelligenza; ma, lasciati in balia delle loro stesse forze, questo progresso è molto lento, se non sono aiutati da uomini più avanzati, come lo scolaro lo è dai suoi insegnanti. Tutti i popoli hanno avuto i loro uomini di genio, che sono venuti in diverse epoche a dare loro un 'impulso e a sottrarli alla inerzia.