LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

Sei in: LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > I Miracoli > Capitolo XIV - I FLUIDI > II - Spiegazione di alcuni fenomeni reputati soprannaturali > Manifestazioni fisiche. Medianità > 44
44. Un fenomeno molto frequente nella medianità è l'attitudine di certi medium a scrivere in una lingua che è a loro sconosciuta; a trattare con la parola o la scrittura argomenti che sono al di fuori della portata della loro istruzione. Non è raro vederne certi che scrivono correttamente senza aver mai imparato a scrivere; altri che compongono poesie senza aver saputo mai fatto un verso in vita loro; altri ancora che disegnano, dipingono, scolpiscono, compongono della musica, suonano uno strumento, senza conoscere né il disegno né la pittura né la scultura né l'arte musicale. Molto frequente è il caso di un medium che riproduca, in modo tale da trarre in inganno, sia la scrittura, sia la firma che gli Spiriti, i quali comunicano per suo tramite, avevano da vivi, benché egli non li abbia mai conosciuti.

Questo fenomeno è sorprendente quanto quello di vedere un bambino scrivere, guidandogli la mano: è chiaro che in questo modo gli si può far eseguire tutto ciò che si vuole. Si può anche far scrivere il primo che capita in una lingua qualsiasi, dettandogli le parole lettera per lettera. Ben si comprende come la stessa cosa possa accadere nella medianità, se ci si riporta alla maniera con cui gli Spiriti comunicano con i medium, che per loro, in realtà, non sono che degli strumenti passivi. Ma se il medium possiede il meccanismo, se ha vinto le difficoltà pratiche, se le espressioni gli sono familiari, se ha infine nel suo cervello gli elementi di ciò che lo Spirito vuole fargli eseguire, questo medium si trova nella posizione dell'uomo che sa leggere e scrivere correntemente. Il lavoro è più facile e più rapido; lo Spirito non ha che da trasmettere il pensiero, che il suo interprete riproduce con i mezzi di cui dispone.

L'attitudine di un medium a cose che gli sono estranee dipende spesso anche dalle conoscenze che egli ha posseduto in un'altra esistenza, e delle quali il suo Spirito ha conservato l'intuizione. Se, per esempio, è stato un poeta o un musicista, avrà una maggiore facilità ad assimilare il pensiero poetico o musicale che gli si vuole far riprodurre. La lingua che oggi egli ignora potrebbe essergli stata familiare in un'altra esistenza: da qui, per lui, una maggiore attitudine a scrivere medianicamente in quella lingua. [79]

-------------------------

[79] L'attitudine di certi individui per le lingue, che conoscono, per così dire, senza averle apprese, non ha altra causa se non quella di un ricordo intuitivo di quanto essi hanno appreso in un'altra esistenza. Il caso del poeta Méry, riportato nella Rivista Spiritista del novembre 1864, pag. 328, ne è una prova. È evidente che se, nella sua giovinezza, Méry fosse stato medium, avrebbe scritto in latino altrettanto facilmente che in francese, e di certo si sarebbe gridato al prodigio.

-------------------------