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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo I - CARATTERE DELLA RIVELAZIONE SPIRITISTA > 55
55.Un ultimo carattere della
rivelazione spiritista, che deriva dalle condizioni stesse nelle quali
essa si produce, è che, basandosi su dei fatti, essa è — né potrebbe
essere altrimenti — essenzialmente progressiva, come tutte le scienze
d'osservazione. Attraverso la sua essenza, essa si allea con la scienza
che, essendo il resoconto delle leggi della natura, in relazione a un
certo ordine di fatti, non può essere contraria alla volontà di Dio, che
è l'Autore di quelle leggi. Le scoperte della
scienza glorificano Dio anziché svalutarlo; esse distruggono solo ciò
che gli uomini hanno costruito sulle idee false che essi si sono fatti
di Dio.
Lo Spiritismo pone, dunque, come principio assoluto soltanto ciò che è dimostrato con evidenza oppure ciò che risulta in modo logico dall'osservazione. Toccando tutte le branche dell'economia sociale, alle quali offre l'appoggio delle sue stesse scoperte, assimilerà sempre tutte le dottrine progressive, di qualsiasi ordine esse siano, giunte allo stadio di verità pratiche e uscite dal dominio dell'utopia; senza ciò, esso sarebbe votato al suicidio; cessando di essere ciò che è, verrebbe meno alla sua origine e al suo fine provvidenziale. Lo Spiritismo, marciando di pari passo con il progresso, non sarà mai superato, poiché, se nuove scoperte gli dimostrassero ch'esso è in errore su un certo punto, su questo punto esso si modificherebbe. Se, poi, una nuova verità si rivela, esso l'accetta.[8]
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[8] Di fronte a dichiarazioni così nette, e così categoriche come quelle che sono contenute in questo capitolo, cadono tutte le asserzioni di tendenza all'assolutismo e all'autocrazia dei principi, tutte le false equiparazioni, che persone prevenute o malinformate attribuiscono alla dottrina. Queste dichiarazioni, d'altronde, non sono nuove. Noi le abbiamo ripetute abbastanza spesso nei nostri scritti, per non lasciare alcun dubbio a questo riguardo. Esse ci assegnano, inoltre, il nostro vero ruolo, il solo cui noi aspiriamo: quello di semplici lavoratori.
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Lo Spiritismo pone, dunque, come principio assoluto soltanto ciò che è dimostrato con evidenza oppure ciò che risulta in modo logico dall'osservazione. Toccando tutte le branche dell'economia sociale, alle quali offre l'appoggio delle sue stesse scoperte, assimilerà sempre tutte le dottrine progressive, di qualsiasi ordine esse siano, giunte allo stadio di verità pratiche e uscite dal dominio dell'utopia; senza ciò, esso sarebbe votato al suicidio; cessando di essere ciò che è, verrebbe meno alla sua origine e al suo fine provvidenziale. Lo Spiritismo, marciando di pari passo con il progresso, non sarà mai superato, poiché, se nuove scoperte gli dimostrassero ch'esso è in errore su un certo punto, su questo punto esso si modificherebbe. Se, poi, una nuova verità si rivela, esso l'accetta.[8]
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[8] Di fronte a dichiarazioni così nette, e così categoriche come quelle che sono contenute in questo capitolo, cadono tutte le asserzioni di tendenza all'assolutismo e all'autocrazia dei principi, tutte le false equiparazioni, che persone prevenute o malinformate attribuiscono alla dottrina. Queste dichiarazioni, d'altronde, non sono nuove. Noi le abbiamo ripetute abbastanza spesso nei nostri scritti, per non lasciare alcun dubbio a questo riguardo. Esse ci assegnano, inoltre, il nostro vero ruolo, il solo cui noi aspiriamo: quello di semplici lavoratori.
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