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La trasfigurazione
43.
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li
condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. [86] E fu trasfigurato
in loro presenza; le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di
un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. E apparve loro
Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. Pietro, rivoltosi a
Gesù disse: "Rabbi, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te,
una per Mosè e una per Elia". Infatti non sapeva che cosa dire, perché
erano stati presi da spavento. Poi venne una nuvola che li copri con la
sua ombra; e dalla nuvola una voce: "Questo è il mio diletto Figlio;
ascoltatelo". E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno
con loro, se non Gesù solo.
Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse quel risuscitare dai morti. (Marco 92-10)
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Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse quel risuscitare dai morti. (Marco 92-10)
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[86]
Il monte Thabor o Tabor, a sud-ovest del lago di Tiberiade e a 11 km
sud-est di Nazareth, ha un'altezza di circa 1000 metri.
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44. Ed è ancora nelle
proprietà del fluido perispiritistico che si può trovare la ragione di
questo fenomeno. La trasfigurazione — che è stata spiegata nel capitolo
XIV, n. 39 — è un fenomeno abbastanza comune: l'apparenza di un
individuo, in virtù della radiazione fluidica, può venire modificata. Ma
la purezza del perispirito di Gesù ha potuto permettere al suo Spirito
di donargli uno splendore eccezionale. In quanto all'apparizione di Mosè
e di Elia, essa rientra completamente nel caso di tutti i fenomeni del
medesimo genere (cap. XIV, n. 35 e ss.).
Di tutte le facoltà che si sono rivelate in Gesù, nessuna è al di fuori dalle condizioni dell'umanità e nessuna che non si riscontri nel più comune degli uomini, perché tali facoltà sono tutte nell'ordine della natura. Ma per la superiorità della sua essenza morale e delle sue qualità fluidiche, esse raggiungevano in Gesù proporzioni molto al di sopra di quelle dell'uomo comune. A parte il suo involucro carnale, Gesù ci mostrava lo stato dei puri Spiriti.
Di tutte le facoltà che si sono rivelate in Gesù, nessuna è al di fuori dalle condizioni dell'umanità e nessuna che non si riscontri nel più comune degli uomini, perché tali facoltà sono tutte nell'ordine della natura. Ma per la superiorità della sua essenza morale e delle sue qualità fluidiche, esse raggiungevano in Gesù proporzioni molto al di sopra di quelle dell'uomo comune. A parte il suo involucro carnale, Gesù ci mostrava lo stato dei puri Spiriti.