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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo VI - URANOGRAFIA GENERALE > Le leggi e le forze > 10
10. C'è un fluido etereo che riempie lo spazio e penetra i corpi. Questo fluido è l'etere o materia cosmica primitiva,
generatrice del mondo e degli esseri. Sono inerenti all'etere le forze
che hanno presieduto alle metamorfosi della materia, le leggi immutabili
e necessarie che reggono il mondo. Queste forme multiple,
indefinitamente variate a seconda delle combinazioni della materia,
localizzate a seconda delle masse, diversificate nei loro modi di agire a
seconda delle circostanze e degli ambienti, sono conosciute sulla Terra
sotto i nomi di gravità, coesione, affinità, attrazione, magnetismo, elettricità attiva. I movimenti vibratori dell'agente sono conosciuti sotto i nomi di suono, calore, luce ecc.
In altri mondi queste forme si presentano sotto altri aspetti, rivelano
altri caratteri sconosciuti sulla Terra, e, nell'immensa distesa dei
cieli, forze in numero indefinito si sono sviluppate su una scala
inimmaginabile, di cui noi siamo incapaci di valutare la grandezza, come
il crostaceo, nelle profondità dell'oceano, è incapace di abbracciare
l'universalità dei fenomeni terrestri. [17]
Ora, come non c'è che una sola sostanza semplice, primitiva, generatrice di tutti i corpi, ma diversificata nelle sue combinazioni, così tutte queste forze dipendono da una legge universale diversificata nei suoi effetti e che, nei decreti eterni, è stata sovranamente imposta alla creazione per costituirne l'armonia e la stabilità.
Ora, come non c'è che una sola sostanza semplice, primitiva, generatrice di tutti i corpi, ma diversificata nelle sue combinazioni, così tutte queste forze dipendono da una legge universale diversificata nei suoi effetti e che, nei decreti eterni, è stata sovranamente imposta alla creazione per costituirne l'armonia e la stabilità.
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[17] Noi rapportiamo tutto a ciò che conosciamo, e di ciò che sfugge alla percezione dei nostri sensi non comprendiamo più di quanto il cieco dalla nascita non comprenda gli effetti della luce e l'utilità degli occhi. È possibile dunque che, in altri ambienti, il fluido cosmico abbia delle proprietà, delle combinazioni di cui noi non abbiamo alcuna idea, degli effetti appropriati a bisogni che ci sono sconosciuti, dando luogo a delle nuove percezioni o ad altri modi di percepire. Noi non comprendiamo, per esempio, che si possa vedere senza gli occhi del corpo e senza la luce. Ma chi ci dice che non esistano altri agenti, oltre alla luce, ai quali sono adeguati organismi speciali? La vista sonnambolica, che non viene arrestata né dalla distanza né dagli ostacoli materiali né dall'oscurità, ce ne offre un esempio. Supponiamo che, in un mondo qualsiasi, gli esseri siano normalmente quello che i nostri sonnambuli sono solo eccezionalmente; essi non avranno bisogno né della nostra luce né dei nostri occhi, e tuttavia essi vedranno ciò che noi non possiamo vedere. La medesima cosa è per tutte le altre sensazioni. Le condizioni di vitalità e di percettibilità, le sensazioni e i bisogni variano secondo gli ambienti.
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