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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo XI - GENESI SPIRITUALE > Ipotesi sull'origine del corpo umano > 16
16. Ammettendo questa
ipotesi, si può dire che, sotto l'influenza e per effetto dell'attività
intellettuale del suo nuovo abitante, l'involucro si è modificato,
ingentilito nei dettagli, pur conservando nel suo complesso la forma
generale (n. 11). Quei corpi migliorati, attraverso la procreazione, si
sono riprodotti nelle medesime condizioni, come avviene per gli alberi
innestati. Essi hanno dato origine a una nuova specie, che si è
allontanata a poco a poco dal tipo primitivo, nella misura in cui lo
Spirito ha progredito. Lo Spirito scimmia, che non è stato annientato,
ha continuato a procreare corpi di scimmie per il proprio uso, così come
il frutto dell'albero selvatico riproduce alberi selvatici, e lo
Spirito umano ha procreato corpi di uomini, varianti della prima forma
in cui si è stabilito. La stirpe si è biforcata; ha prodotto un
discendente, e questo discendente è divenuto a sua volta stirpe.
Siccome nella natura non esistono transizioni brusche, è probabile che i primi uomini che sono apparsi sulla Terra differissero poco dalla scimmia nella forma esteriore e senza dubbio non molto di più nell'intelligenza.
Vi sono ancora, ai giorni nostri, dei selvaggi che, per la lunghezza delle braccia e dei piedi, per la conformazione della testa, hanno talmente l'aspetto della scimmia, che manca loro soltanto d'essere villosi per completare,la somiglianza.
Siccome nella natura non esistono transizioni brusche, è probabile che i primi uomini che sono apparsi sulla Terra differissero poco dalla scimmia nella forma esteriore e senza dubbio non molto di più nell'intelligenza.
Vi sono ancora, ai giorni nostri, dei selvaggi che, per la lunghezza delle braccia e dei piedi, per la conformazione della testa, hanno talmente l'aspetto della scimmia, che manca loro soltanto d'essere villosi per completare,la somiglianza.