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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo XII - GENESI MOSAICA > Il paradiso perduto > 26
26. Occorrevano le
conoscenze che lo Spiritismo ha apportato — abbordando i rapporti del
principio spirituale e del principio materiale — riguardo alla natura
dell'anima, alla sua creazione in stato di semplicità e ignoranza, alla
sua unione con il corpo, al suo cammino progressivo e indefinito
attraverso esistenze consecutive e attraverso i mondi che sono
altrettanti gradini sulla via del perfezionamento, al suo affrancamento
graduale dall'influenza della materia attraverso l'uso del suo libero
arbitrio, alla causa delle sue inclinazioni buone o cattive e delle
attitudini, al fenomeno della nascita e della morte, allo stato dello
Spirito nella erraticità e, infine, riguardo all'avvenire che è il
premio dei suoi sforzi per migliorarsi e della sua perseveranza nel
bene: occorrevano queste conoscenze per gettare la luce su tutte le
parti della Genesi spirituale.
Grazie a questa luce, l'uomo sa ormai da dove viene e dove va, perché è sulla Terra e perché soffre. Sa che il suo avvenire è nelle sue mani e che la durata della sua prigionia sulla Terra dipende da lui stesso. La Genesi, allontanatasi dall'allegoria limitata e gretta, gli appare grande e degna della maestà, della bontà e della giustizia del Creatore. Considerata da questo punto di vista, la Genesi turberà l'incredulità e trionferà.
Grazie a questa luce, l'uomo sa ormai da dove viene e dove va, perché è sulla Terra e perché soffre. Sa che il suo avvenire è nelle sue mani e che la durata della sua prigionia sulla Terra dipende da lui stesso. La Genesi, allontanatasi dall'allegoria limitata e gretta, gli appare grande e degna della maestà, della bontà e della giustizia del Creatore. Considerata da questo punto di vista, la Genesi turberà l'incredulità e trionferà.