LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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40. La resurrezione di Lazzaro, checché se ne dica, non infirma minimamente questo principio. Egli era, si dice, nel sepolcro da quattro giorni; ma si sa che vi sono letargie che durano otto giorni e più. Si aggiunge che puzzava, la qual cosa è un segno di decomposizione. Ma non attesta nulla neppure questa asserzione, dato che in certi individui si verifica, anche prima della morte, una decomposizione del corpo, che esala così un odore putredinoso. La morte arriva soltanto allorché vengono attaccati gli organi essenziali alla vita.

E chi poteva sapere s'egli puzzava? È sua sorella Marta che lo dice. Ma lei come poteva saperlo? Dal momento che Lazzaro era sepolto già da quattro giorni, ella poteva supporlo, ma non poteva averne la certezza (cap. XIV, n. 29). [84]

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[84] Il seguente caso prova che la decomposizione precede a volte la morte. Nel convento del Buon Pastore, fondato a Tolone dall'abate Marin, cappellano delle carceri per le fanciulle pentite, si trovava una giovane donna che aveva sopportato le più terribili sofferenze con la calma e l'impassibilità di una vittima espiatoria. In mezzo ai dolori, ella sembrava sorridere a una visione celeste. Come santa Teresa, chiedeva di soffrire ancora, mentre la sua carne se ne andava in pezzi, e la cancrena divorava le sue membra. Con saggia previdenza, i medici avevano raccomandato di procedere all'inumazione del corpo immediatamente dopo il decesso. Ma, cosa singolare, non appena ella esalò l'ultimo respiro, ecco che ogni processo di decomposizione si arrestò! Le esalazioni cadaveriche cessarono, e per trentasei ore ella rimase esposta alle preghiere e alla venerazione della comunità.
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