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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > La Genesi > Capitolo VI - URANOGRAFIA GENERALE > Le leggi e le forze
Le leggi e le forze
8.
Se uno di quegli esseri sconosciuti che consumano la loro
effimeraesistenza nelle profondità delle tenebrose regioni dell'oceano,
se uno di quei poligastrici, se una di quelle nereidi — miseri animali
microscopici che della natura non conoscono che i pesci ittiofagi e le
foreste sottomarine — ricevesse tutt'a un tratto il dono
dell'intelligenza, la facoltà di studiare il proprio mondo e di
stabilire sulle sue valutazioni un ragionamento congetturale esteso alla
universalità delle cose, quale idea si farebbe della natura vivente che
si sviluppa nel suo ambiente, e quale idea del mondo terrestre che non
appartiene al campo delle sue osservazioni?
Se, tuttavia, per un effetto meraviglioso della sua nuova potenza, quello stesso essere giungesse a elevarsi al di sopra delle sue tenebre eterne, fino alla superficie del mare, non lontano dalle rive lussureggianti di un'isola dalla vegetazione splendida, dal sole fecondo, dispensatore d'un benefico calore, quale giudizio esso darebbe allora delle sue anticipate teorie sulla creazione universale, teorie ch'esso ben presto cancellerebbe attraverso una più ampia valutazione, ma ancora relativamente incompleta quanto la prima? Tale, o uomini, è l'immagine della vostra scienza interamente speculativa! [16]
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[16] Tale è anche la situazione dei negatori del mondo degli Spiriti allorché, dopo aver abbandonato il loro involucro carnale, si offrono ai loro occhi gli orizzonti di quel mondo. Essi comprendono allora il vuoto delle teorie con le quali pretendevano di spiegare tutto attraverso la sola materia. Tuttavia, questi orizzonti hanno ancora per loro dei misteri che si dissolveranno solo successivamente, nella misura in cui essi si eleveranno attraverso la purificazione. Ma, fin dai loro primi passi in questo nuovo mondo, essi sono costretti a riconoscere la loro cecità e quanto fossero lontani dalla verità.
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Se, tuttavia, per un effetto meraviglioso della sua nuova potenza, quello stesso essere giungesse a elevarsi al di sopra delle sue tenebre eterne, fino alla superficie del mare, non lontano dalle rive lussureggianti di un'isola dalla vegetazione splendida, dal sole fecondo, dispensatore d'un benefico calore, quale giudizio esso darebbe allora delle sue anticipate teorie sulla creazione universale, teorie ch'esso ben presto cancellerebbe attraverso una più ampia valutazione, ma ancora relativamente incompleta quanto la prima? Tale, o uomini, è l'immagine della vostra scienza interamente speculativa! [16]
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[16] Tale è anche la situazione dei negatori del mondo degli Spiriti allorché, dopo aver abbandonato il loro involucro carnale, si offrono ai loro occhi gli orizzonti di quel mondo. Essi comprendono allora il vuoto delle teorie con le quali pretendevano di spiegare tutto attraverso la sola materia. Tuttavia, questi orizzonti hanno ancora per loro dei misteri che si dissolveranno solo successivamente, nella misura in cui essi si eleveranno attraverso la purificazione. Ma, fin dai loro primi passi in questo nuovo mondo, essi sono costretti a riconoscere la loro cecità e quanto fossero lontani dalla verità.
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9.
Giungo così a trattare qui della questione delle leggi e delle forze che
reggono l'universo, io che, come voi, non sono che un essere
relativamente ignorante in confronto alla scienza reale, nonostante
l'apparente superiorità che mi dà, sui miei fratelli della Terra, la
possibilità di studiare delle questioni naturali, possibilità che, nella
loro posizione, è loro interdetta. Il mio scopo è soltanto quello di
esporvi la nozione generale delle leggi universali, senza spiegare in
dettaglio il modo di agire e la natura delle forze speciali che ne
dipendono.
10. C'è un fluido etereo che riempie lo spazio e penetra i corpi. Questo fluido è l'etere o materia cosmica primitiva,
generatrice del mondo e degli esseri. Sono inerenti all'etere le forze
che hanno presieduto alle metamorfosi della materia, le leggi immutabili
e necessarie che reggono il mondo. Queste forme multiple,
indefinitamente variate a seconda delle combinazioni della materia,
localizzate a seconda delle masse, diversificate nei loro modi di agire a
seconda delle circostanze e degli ambienti, sono conosciute sulla Terra
sotto i nomi di gravità, coesione, affinità, attrazione, magnetismo, elettricità attiva. I movimenti vibratori dell'agente sono conosciuti sotto i nomi di suono, calore, luce ecc.
In altri mondi queste forme si presentano sotto altri aspetti, rivelano
altri caratteri sconosciuti sulla Terra, e, nell'immensa distesa dei
cieli, forze in numero indefinito si sono sviluppate su una scala
inimmaginabile, di cui noi siamo incapaci di valutare la grandezza, come
il crostaceo, nelle profondità dell'oceano, è incapace di abbracciare
l'universalità dei fenomeni terrestri. [17]
Ora, come non c'è che una sola sostanza semplice, primitiva, generatrice di tutti i corpi, ma diversificata nelle sue combinazioni, così tutte queste forze dipendono da una legge universale diversificata nei suoi effetti e che, nei decreti eterni, è stata sovranamente imposta alla creazione per costituirne l'armonia e la stabilità.
Ora, come non c'è che una sola sostanza semplice, primitiva, generatrice di tutti i corpi, ma diversificata nelle sue combinazioni, così tutte queste forze dipendono da una legge universale diversificata nei suoi effetti e che, nei decreti eterni, è stata sovranamente imposta alla creazione per costituirne l'armonia e la stabilità.
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[17] Noi rapportiamo tutto a ciò che conosciamo, e di ciò che sfugge alla percezione dei nostri sensi non comprendiamo più di quanto il cieco dalla nascita non comprenda gli effetti della luce e l'utilità degli occhi. È possibile dunque che, in altri ambienti, il fluido cosmico abbia delle proprietà, delle combinazioni di cui noi non abbiamo alcuna idea, degli effetti appropriati a bisogni che ci sono sconosciuti, dando luogo a delle nuove percezioni o ad altri modi di percepire. Noi non comprendiamo, per esempio, che si possa vedere senza gli occhi del corpo e senza la luce. Ma chi ci dice che non esistano altri agenti, oltre alla luce, ai quali sono adeguati organismi speciali? La vista sonnambolica, che non viene arrestata né dalla distanza né dagli ostacoli materiali né dall'oscurità, ce ne offre un esempio. Supponiamo che, in un mondo qualsiasi, gli esseri siano normalmente quello che i nostri sonnambuli sono solo eccezionalmente; essi non avranno bisogno né della nostra luce né dei nostri occhi, e tuttavia essi vedranno ciò che noi non possiamo vedere. La medesima cosa è per tutte le altre sensazioni. Le condizioni di vitalità e di percettibilità, le sensazioni e i bisogni variano secondo gli ambienti.
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11.
La natura non si pone mai in opposizione a sé stessa. Il blasone
dell'universo non ha che una sola divisa: unità/varietà. Risalendo la
scala dei mondi, si trova l'unità d'armonia
e di creazione, e nel medesimo tempo una varietà infinita in
quell'immenso giardino di stelle. Percorrendo i gradini della vita,
dall'ultimo degli esseri fino a Dio, la grande legge di continuità si
rende palese. Considerando le forze in sé stesse, se ne può formare una
serie, la cui risultante, confondendosi con la generatrice, è la legge
universale.
Voi non potreste apprezzare questa legge in tutto il suo valore, poiché le forze che la rappresentano nel vostro campo d'osservazione sono ristrette e limitate. Tuttavia, la gravitazione e l'elettricità possono essere considerate come una vasta applicazione della legge primordiale che regna al di là dei cieli.
Tutte queste leggi sono eterne — spiegheremo, poi, questa parola — e universali come la creazione. Essendo esse inerenti al fluido cosmico, agiscono necessariamente in tutto e dappertutto, modificando la loro azione attraverso la loro simultaneità o la loro successione; qui predominando, più lontano cancellandosi; potenti e attive in certi punti, latenti od occulte in altri; ma, infine, preparando, dirigendo, conservando e distruggendo i mondi nei loro diversi periodi di vita, governando i lavori meravigliosi della natura in qualsiasi punto essi si realizzino, assicurando per sempre l'eterno splendore della creazione.
Voi non potreste apprezzare questa legge in tutto il suo valore, poiché le forze che la rappresentano nel vostro campo d'osservazione sono ristrette e limitate. Tuttavia, la gravitazione e l'elettricità possono essere considerate come una vasta applicazione della legge primordiale che regna al di là dei cieli.
Tutte queste leggi sono eterne — spiegheremo, poi, questa parola — e universali come la creazione. Essendo esse inerenti al fluido cosmico, agiscono necessariamente in tutto e dappertutto, modificando la loro azione attraverso la loro simultaneità o la loro successione; qui predominando, più lontano cancellandosi; potenti e attive in certi punti, latenti od occulte in altri; ma, infine, preparando, dirigendo, conservando e distruggendo i mondi nei loro diversi periodi di vita, governando i lavori meravigliosi della natura in qualsiasi punto essi si realizzino, assicurando per sempre l'eterno splendore della creazione.