31. Un comune paragone farà
comprendere ancor meglio ciò che avviene in tale circostanza. Supponiamo
un reggimento composto, per la maggior parte, da uomini turbolenti e
indisciplinati. Costoro vi porteranno di continuo un disordine tale che
la severità della legge penale farà spesso fatica a reprimere. Questi
uomini sono i più forti, solo perché sono in maggior numero; essi si
sostengono, si incoraggiano e si stimolano con l'esempio. I pochi buoni
sono senza alcuna influenza; i loro consigli sono disprezzati; essi
stessi sono sbeffeggiati e maltrattai dagli altri e a contatto di
costoro molto essi soffrono. Non è questa forse l'immagine della società
attuale?
Supponiamo che questi uomini vengano ritirati dal
reggimento a uno a uno, a dieci a dieci, a cento a cento e che vengano
via via rimpiazzati da un eguale numero di buoni soldati, anche da
alcuni di quelli che erano stati espulsi, ma che si saranno seriamente
corretti. Di lì a qualche tempo, si avrà sempre lo stesso reggimento, ma
trasformato; il buon ordine sarà seguito al disordine. Lo stesso sarà
dell'umanità rigenerata.