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Il Libro degli Spiriti > LIBRO SECONDO — MONDO SPIRITISTA O DEGLI SPIRITI > Capitolo VI — Vita Spiritista > Percezioni, sensazioni e sofferenze degli Spiriti > 247
247. Gli Spiriti sono obbligati a spostarsi per vedere due punti
differenti? Per esempio, possono vedere simultaneamente i due emisferi
del nostro globo?
«Poiché lo Spirito si sposta con la rapidità del pensiero, si può dire ch'egli vede tutto contemporaneamente. Il suo pensiero può irradiarsi e spostarsi allo stesso tempo su più differenti punti, ma questa facoltà dipende dal suo grado di purezza: meno e puro, più la sua vista è limitata. Solo gli Spiriti superiori possono abbracciare la totalità.»
Negli Spiriti, la facoltà di vedere è una proprietà inerente alla loro natura, e che perciò risiede in tutto il loro essere, come la luce risiede in tutte le parti di un corpo luminoso. È una specie di lucidità universaleche si estende a tutto, abbraccia allo stesso tempo lo spazio, i tempi e le cose, e per la quale non ci sono né tenebre né ostacoli materiali. E si comprende perché deve essere così. Nell'uomo, agendo la vista per mezzo del meccanismo di un organo sensibilizzato dalla luce, senza di essa egli si trova nell'oscurità. Nello Spirito, invece, la facoltà di vedere, essendo un attributo proprio, che esclude qualsiasi agente esterno, e indipendente dalla luce. (Vedere Ubiquità, n. 92)
«Poiché lo Spirito si sposta con la rapidità del pensiero, si può dire ch'egli vede tutto contemporaneamente. Il suo pensiero può irradiarsi e spostarsi allo stesso tempo su più differenti punti, ma questa facoltà dipende dal suo grado di purezza: meno e puro, più la sua vista è limitata. Solo gli Spiriti superiori possono abbracciare la totalità.»
Negli Spiriti, la facoltà di vedere è una proprietà inerente alla loro natura, e che perciò risiede in tutto il loro essere, come la luce risiede in tutte le parti di un corpo luminoso. È una specie di lucidità universaleche si estende a tutto, abbraccia allo stesso tempo lo spazio, i tempi e le cose, e per la quale non ci sono né tenebre né ostacoli materiali. E si comprende perché deve essere così. Nell'uomo, agendo la vista per mezzo del meccanismo di un organo sensibilizzato dalla luce, senza di essa egli si trova nell'oscurità. Nello Spirito, invece, la facoltà di vedere, essendo un attributo proprio, che esclude qualsiasi agente esterno, e indipendente dalla luce. (Vedere Ubiquità, n. 92)