Il Libro degli Spiriti

Allan Kardec

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82. È esatto dire che gli Spiriti sono immateriali?

«Come può definirsi una cosa quando mancano i termini di comparazione e non si possiede un linguaggio sufficiente? Un cieco può forse dare la definizione della luce? Immateriale non è il termine proprio. Incorporeo sarebbe più esatto, poiché si deve ben comprendere che lo Spirito, essendo una creazione, deve pur essere qualcosa. È una materia quintessenziata — ma non ve n'e di analoga presso di voi — così eterea che sfugge del tutto alla capacita dei vostri sensi.»

Noi diciamo che gli Spiriti sono immateriali, perché la loro essenza differisce da tutto do che noi conosciamo sotto il nome di materia. Un popolo di ciechi non avrebbe affatto dei termini per esprimere la luce e i suoi effetti. Il cieco dalla nascita crede di avere tutte le percezioni attraverso l'udito, l'odorato, il gusto e il tatto; ma non comprende quelle idee che il senso di cui manca potrebbe dargli. Anche noi, riguardo all'essenza degli esseri sovrumani, siamo dei veri ciechi. Possiamo definirli solo con comparazioni sempre imperfette, o con uno sforzo dell'immaginazione.