19. "Ma, voi dite, non è
indegno di celesti messaggeri trasmettere le loro istruzioni con un
mezzo così volgare come quello delle tavole parlanti? Non è oltraggiarli
supporre ch'essi si divertano con delle trivialità e lascino la loro
meravigliosa dimora per mettersi a disposizione del primo venuto?"
Gesù non ha forse lasciato la dimora del Padre suo per nascere in
una stalla? D'altronde, dove mai avete visto che lo Spiritismo
attribuisce le cose volgari a degli Spiriti superiori? Esso dice proprio
il contrario, asserendo che le cose volgari sono il prodotto degli
Spiriti volgari. Ma, per la loro stessa volgarità, tali cose non hanno
fatto altro che colpire di più le immaginazioni; esse sono servite a
provare l'esistenza del mondo spirituale e hanno mostrato che questo
mondo è tutt'altro da come uno se lo era figurato. Era l'inizio; era
semplice come tutto ciò che inizia. Ma l'albero nato da un piccolo seme,
non estende meno, più tardi, il suo fogliame. Chi avrebbe mai creduto
che, dalla misera mangiatoia di Betlemme, sarebbe uscita un giorno la
parola che doveva sconvolgere il mondo?
Sì, il Cristo è il
divino Messia. Sì, la sua è la parola di verità. Sì, la religione
fondata su questa parola sarà incrollabile, ma a condizione di seguire e
di praticare i suoi sublimi insegnamenti e di non fare del Dio giusto e
buono, che Gesù ci insegna a conoscere, un Dio parziale, vendicativo e
senza pietà.