Intuizione delle pene future
1.
In tutti i tempi l'uomo ha creduto, per intuizione, che la vita
futuradovesse essere felice o infelice, a seconda del bene o del male
che fosse stato fatto sulla Terra. Però, l'idea ch'egli se ne fa è in
rapporto con lo sviluppo del suo senso morale e con le nozioni più o
meno giuste ch'egli ha del bene e del male. Le pene e le ricompense sono
il riflesso dei suoi istinti predominanti. Così, i popoli guerrieri
pongono la loro suprema felicità negli onori resi alla loro destrezza; i
popoli cacciatori, nell'abbondanza della selvaggina; i popoli sensuali,
nelle delizie della voluttà.
L'uomo tanto è dominato dalla
materia che non può comprendere la spiritualità se non imperfettamente,
ed è per questo che delle pene e delle gioie future si fa un quadro più
materiale che spirituale. Egli immagina che nell'altro mondo si debba
mangiare e bere, ma meglio che sulla Terra, e cose più buone. [1] Solo
più tardi, nelle credenze che riguardano la vita futura, s'incontra un
misto di spiritualismo e materialismo; è così che accanto alla
beatitudine contemplativa si colloca un inferno con delle torture
fisiche.
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[1] Un fanciullo della Savoia, a cui il suo parroco stava facendo un
quadro allettante della vita futura, domandò se tutti là avrebbero
mangiato pane bianco come mangiavano i Parigini.
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2. Non
potendo comprendere se non ciò che vede, l'uomo primitivo ha
naturalmente modellato il suo futuro sul presente. Per concepire dei
futuri d'altro genere, al di là di quelli che aveva sotto gli occhi, era
necessario uno sviluppo intellettivo che si sarebbe raggiunto solo col
tempo. Anche il quadro ch'egli si fa dei castighi della vita futura non è
che il riflesso dei mali dell'Umanità, ma in più vaste proporzioni.
Egli vi ha riunito tutte le torture, tutti i supplizi, tutte le
afflizioni che incontra sulla Terra. Ed è così che nei climi roventi ha
immaginato un inferno di fuoco, nei paesi boreali un inferno di gelo.
Non essendo ancora sviluppato il senso che avrebbe dovuto più tardi
fargli comprendere il mondo spirituale, egli non poteva concepire che
delle pene materiali; è per questo che, tranne alcune differenze di
forma, gli inferni di tutte le religioni si assomigliano.