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IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO > PARTE PRIMA - DOTTRINA > Capitolo IV - L'INFERNO > Quadro dell'inferno pagano > 9
9. Noi, quasi, non
conosciamo l'inferno pagano se non attraverso la narrazione dei poeti.
Omero e Virgilio ne hanno dato la descrizione più completa, ma bisogna
tener conto delle necessità che la poesia impone alla forma. La
descrizione di Fenelon, nel suo Telèmaque,
benché attinta alla medesima fonte riguardo alle credenze fondamentali,
possiede la semplicità più precisa della prosa. Descrivendo l'aspetto
lugubre dei luoghi, egli si preoccupa soprattutto di mettere in rilievo
il genere di sofferenze che sopportano i colpevoli, e, s'egli si
sofferma molto sulla sorte dei cattivi re, ciò è in vista
dell'istruzione del suo regio allievo. Per quanto popolare sia la sua
opera, molti senza dubbio non hanno ben presente alla memoria questa
descrizione, o forse non vi hanno riflettuto abbastanza da poter
stabilire un confronto. È per questo che crediamo utile riprodurne le
parti che hanno un rapporto più diretto con l'argomento di cui ci
occupiamo, quelle cioè che concernono specialmente le pene individuali.