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IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO > PARTE PRIMA - DOTTRINA > Capitolo III - IL CIELO > 3
3. La Scienza, con
l'inesorabile logica dei fatti e dell'osservazione, ha portato la sua
fiaccola fin nelle profondità dello spazio e ha mostrato la nullità di
tutte queste teorie. La Terra non è più il perno dell'Universo, ma uno
dei più piccoli astri che ruotano nell'immensità; il Sole stesso non è
che il centro d'un vortice planetario; le stelle sono innumerevoli Soli
attorno ai quali ruotano innumerevoli mondi, separati da distanze appena
accessibili al pensiero, quantunque a noi sembrino toccarsi. In questo
grandioso insieme, retto dalle eterne leggi dove si rivelano la saggezza
e tutta la potenza del Creatore, la Terra non appare che come un punto
impercettibile e uno dei meno favoriti riguardo ad abitabilità. Quindi
ci si domanda perché mai Dio ne avrebbe fatta l'unica sede della vita e
vi avrebbe relegato le sue creature predilette. Tutto, al contrario,
dimostra che la vita è dappertutto, e che l'Umanità è infinita come
l'Universo. Rivelandoci la Scienza mondi simili alla Terra, se ne deduce
che Dio non avrebbe potuto crearli senza un fine. Egli ha dovuto perciò
popolarli di esseri capaci di governarli.