10. Nell'intervallo delle
esistenze corporee, lo Spirito torna, per un tempo più o meno lungo, nel
mondo spirituale, dove egli è o felice o infelice a seconda del bene o
del male che ha compiuto. Lo stato spirituale è lo stato normale dello
Spirito, poiché questo deve essere il suo stato definitivo e poiché il
corpo spirituale non muore mai. Lo stato corporeo non è che transitorio e
passeggero. È soprattutto nello stato spirituale ch'egli raccoglie i
frutti del progresso realizzato con il suo lavoro durante
l'incarnazione. Ed è anche allora ch'egli si prepara a nuove lotte e
prende le risoluzioni che si sforzerà di mettere in pratica al suo
ritorno nell'Umanità.
Lo Spirito progredisce egualmente
nell'erraticità. Egli vi attinge conoscenze speciali che modificano le
sue idee e che egli non potrebbe acquisire sulla Terra. Lo stato
corporeo e lo stato spirituale sono per lui l'origine di due tipi di
progresso correlati l'uno con l'altro; è per questo che passa,
alternativamente, nelle esistenze peculiari a ciascuno dei due mondi.