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IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO > PARTE PRIMA - DOTTRINA > Capitolo IV - L'INFERNO > L'inferno cristiano a imitazione dell'inferno pagano > 6
6. Questo miscuglio di idee
pagane e di idee cristiane non ha niente che debba sorprendere. Gesù non
poteva distruggere tutto d'un colpo delle credenze così radicate.
Mancavano agli uomini le conoscenze necessarie per concepire l'infinito
dello spazio e il numero infinito dei mondi; per loro il centro
dell'Universo era la Terra; essi non ne conoscevano né la forma né la
struttura interna; tutto era limitato dal loro punto di vista; le loro
nozioni del futuro non potevano estendersi al di là delle loro
conoscenze. Gesù si trovava dunque nell'impossibilità di iniziarli al
vero stato delle cose. Ma, d'altra parte, non volendo con la sua
autorità convalidare i pregiudizi incontrati, egli se ne astenne,
lasciando al tempo il compito di rettificare le idee. Egli si limitò a
parlare vagamente della vita felice e dei castighi che attendono i
colpevoli; ma in nessuna parte dei suoi insegnamenti si trova il quadro
dei supplizi corporali, dei quali i cristiani hanno fatto un articolo di
fede.
Ecco come le idee sull'inferno pagano si sono perpetuate giungendo fino ai nostri giorni. È stata necessaria la diffusione dei lumi dei tempi moderni e lo sviluppo generale dell'intelligenza umana per farne giustizia. Siccome, però, a quei preconcetti non era stato sostituito niente di positivo, al lungo periodo d'una cieca credenza, è succeduto, come transizione, il periodo della miscredenza, al quale porrà termine la Nuova Rivelazione.
Era necessario distruggere prima di ricostruire, dal momento che è più facile far accettare delle idee giuste a quelli che non credono in niente — poiché sentono che manca loro qualcosa —, piuttosto che a quelli che hanno una salda fede in ciò che è assurdo.
Ecco come le idee sull'inferno pagano si sono perpetuate giungendo fino ai nostri giorni. È stata necessaria la diffusione dei lumi dei tempi moderni e lo sviluppo generale dell'intelligenza umana per farne giustizia. Siccome, però, a quei preconcetti non era stato sostituito niente di positivo, al lungo periodo d'una cieca credenza, è succeduto, come transizione, il periodo della miscredenza, al quale porrà termine la Nuova Rivelazione.
Era necessario distruggere prima di ricostruire, dal momento che è più facile far accettare delle idee giuste a quelli che non credono in niente — poiché sentono che manca loro qualcosa —, piuttosto che a quelli che hanno una salda fede in ciò che è assurdo.