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IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO > Capitolo XXIV - NON METTETE LA FIACCOLA SOTTO IL MOGGIO > Il coraggio della fede
Il coraggio della fede
13.
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui
davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti
agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei
cieli. (Matteo 10:32-33)
14.
Perché se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo
avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei
santi angeli. (Luca 9:26)
15. Il coraggio delle
proprie opinioni ha sempre meritato la stima dagli uomini, perché è una
prova di dignità affrontare i pericoli, le persecuzioni, le
contraddizioni e anche i semplici dileggi, ai quali si espone quasi
sempre chi non ha paura di confessare apertamente delle idee che non
sono approvate da tutti. Qui, come in tutte le cose, il merito è
commisurato alle circostanze e all'importanza del risultato. È sempre
segno di debolezza indietreggiare di fronte alle conseguenze delle
proprie opinioni rinnegandole, ma ci sono casi in cui la codardia è
tanto grande quanto quella di fuggire nel momento del combattimento.
Gesù condanna questa codardia dal particolare punto di vista della Sua dottrina dicendo che, se qualcuno arrossisce per le Sue parole, anche Lui arrossirà. Rinnegherà chi l'avrà rinnegato, mentre riconoscerà davanti al Padre Suo che è nei Cieli chi Lo riconoscerà di fronte agli uomini. In altri termini: coloro che avranno paura di confessarsi discepoli della verità, non sono degni di essere ammessi nei regno della verità. Essi perderanno il beneficio della loro fede, perché è una fede egoistica, che conservano per se stessi, ma che nascondono per paura che porti loro danno in questo mondo. Coloro invece che, mettendo la verità al di sopra dei loro interessi materiali, la proclamano apertamente, lavorano allo stesso tempo per il loro avvenire e per quello degli altri.
Gesù condanna questa codardia dal particolare punto di vista della Sua dottrina dicendo che, se qualcuno arrossisce per le Sue parole, anche Lui arrossirà. Rinnegherà chi l'avrà rinnegato, mentre riconoscerà davanti al Padre Suo che è nei Cieli chi Lo riconoscerà di fronte agli uomini. In altri termini: coloro che avranno paura di confessarsi discepoli della verità, non sono degni di essere ammessi nei regno della verità. Essi perderanno il beneficio della loro fede, perché è una fede egoistica, che conservano per se stessi, ma che nascondono per paura che porti loro danno in questo mondo. Coloro invece che, mettendo la verità al di sopra dei loro interessi materiali, la proclamano apertamente, lavorano allo stesso tempo per il loro avvenire e per quello degli altri.
16. Lo stesso accadrà ai
seguaci dello Spiritismo, perché la loro dottrina altro non è che lo
sviluppo e l'applicazione di quella del Vangelo. Anche a loro sono
rivolte le parole di Cristo. Essi seminano sulla Terra ciò che
raccoglieranno nella vita spirituale: là raccoglieranno i frutti del
loro coraggio o della loro debolezza.