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IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO > Capitolo IX - BEATI I MANSUETI E QUELLI CHE SI ADOPERANO PER LA PACE > Istruzioni Degli Spiriti > L'obbedienza e la rassegnazione
L'obbedienza e la rassegnazione
8. La
dottrina di Gesù insegna ovunque l'obbedienza e la rassegnazione, due
virtù sorelle della dolcezza, molto attive quantunque gli uomini le
confondano, a torto, con la negazione del sentimento e della volontà. L'obbedienza è il consenso della ragione, la rassegnazione è il consenso del cuore. Tutt'e
due sono delle forze attive in quanto portano il fardello delle prove
di cui la ribellione insensata si libera. Il pusillanime non può essere
rassegnato, tanto meno l'orgoglioso e l'egoista possono essere
obbedienti. Gesù è stato l'incarnazione di queste virtù disprezzate
dall'antico materialismo. Egli venne nel momento in cui la società
romana stava rovinando nella fragilità della sua corruzione. Venne a far
brillare, in seno all'umanità frustrata, i trionfi del sacrificio e
della rinuncia alle cose materiali.
Ogni epoca viene così segnata dalla virtù che deve salvarla o dal vizio che può perderla. La virtù della vostra generazione è l'attività intellettuale, il suo vizio è l'indifferenza morale. Io dico solamente attività, in quanto il genio si eleva improvvisamente e scopre da sé gli orizzonti che i più vedranno solo dopo, mentre l'attività è l'unione degli sforzi di tutti per raggiungere uno scopo meno vistoso, ma che dimostra l'alto livello intellettuale di un'epoca. Assecondate l'impulso che noi stiamo dando ai vostri Spiriti, obbedite alla grande legge del progresso che è la parola d'ordine della vostra generazione. Infelice lo Spirito pigro, che blocca il suo intelletto! Infelice! Perché noi, che siamo le guide dell'umanità in marcia, noi lo fustigheremo e faremo leva sulla sua volontà ribelle, nel doppio sforzo del freno e dello sprone. Qualsiasi resistenza orgogliosa dovrà cedere prima o poi. Ma beati quelli che sono mansueti, poiché presteranno ascolto con dolcezza agli insegnamenti.
Ogni epoca viene così segnata dalla virtù che deve salvarla o dal vizio che può perderla. La virtù della vostra generazione è l'attività intellettuale, il suo vizio è l'indifferenza morale. Io dico solamente attività, in quanto il genio si eleva improvvisamente e scopre da sé gli orizzonti che i più vedranno solo dopo, mentre l'attività è l'unione degli sforzi di tutti per raggiungere uno scopo meno vistoso, ma che dimostra l'alto livello intellettuale di un'epoca. Assecondate l'impulso che noi stiamo dando ai vostri Spiriti, obbedite alla grande legge del progresso che è la parola d'ordine della vostra generazione. Infelice lo Spirito pigro, che blocca il suo intelletto! Infelice! Perché noi, che siamo le guide dell'umanità in marcia, noi lo fustigheremo e faremo leva sulla sua volontà ribelle, nel doppio sforzo del freno e dello sprone. Qualsiasi resistenza orgogliosa dovrà cedere prima o poi. Ma beati quelli che sono mansueti, poiché presteranno ascolto con dolcezza agli insegnamenti.
(Lazare, Parigi, 1863)