IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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15. Il principio della pluralità delle esistenze è chiaramente espresso nelle tre versioni. Non si può supporre che Giobbe abbia voluto parlare della rigenerazione per mezzo dell'acqua del battesimo, che certamente non conosceva. «L'uomo, essendo morto una volta, potrebbe rivivere di nuovo?» L'idea di morire una volta e di rivivere, implica quella di morire e di rivivere molte volte. La versione della Chiesa greca è ancora più esplicita, se possibile: «Finendo i giorni della mia esistenza terrena, attenderò, perché io ritornerò un'altra volta», ossia ritornerò all'esistenza terrena. Ciò è chiaro come se qualcuno dicesse: «Esco dalla mia casa, ma ci ritornerò».

«In questa guerra in cui io mi trovo tutti i giorni della mia vita, attendo che giunga il mio cambiamento». Giobbe vuole evidentemente parlare della lotta che sostiene contro le miserie della vita. Attende il suo cambiamento, ossia si rassegna. Nella versione greca, attenderò sembra piuttosto riferirsi alla nuova esistenza: «Finendo i giorni della mia esistenza terrena, attenderò, perché io ritornerò». Giobbe sembra collocarsi, dopo la morte, in un intervallo che separa un'esistenza dall'altra, e dire che là attenderà il suo ritorno.